Post di Giuliana Zarantonello

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Ci sono ricordi che ci accompagneranno per sempre lungo il nostro cammino. Anche una semplice carezza, uno sguardo od un sorriso possono rimanere eterni. Nessuno li può cancellare. Invisibili agli occhi, sono ben nascosti nella nostra anima, depositati come un tesoro prezioso, un bene da tenere stretto al cuore, perché arriverà quel momento che ci serviranno per abbellire la vita, quando la nostra tristezza sarà lì, a portarci in altro mondo. Ecco allora li tireremmo fuori come vecchi gingilli, utili per strapparci un sorriso, per far sì che quelle preziose e vecchie emozioni ritornino a rivivere in noi anche solo per qualche breve istante.

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Si piange, si ride, si spera. In quel mondo dove nessuno può entrare senza chiedere il permesso è quel mondo che appartiene a noi stessi, quello che percorriamo con i nostri piedi, quello che ogni tanto ci riposa, quello che ci sostiene e ci da forza per andare avanti.

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E capita poi che ti ritrovi alla pagina centodue di un libro, ma non uno qualunque, ti ritrovi lì e leggi quella frase, che apparentemente non ha nulla di speciale, dovrebbe essere nella normalità pensi, e invece no. Cominci a piangere, silenziosamente, per non farti vedere o sentire da chi ti dorme a fianco, piangi nella stanza con la luce soffusa. Chiudi il libro, gli occhi sono offuscati, non vedi più limpidamente le cose, ma le crei nella tua mente. Cerchi di addormentanti ma il tuo pensiero è lì, che naviga fra vecchi ricordi, di un passato che non esiste più.

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Nel mare migliaia di onde si susseguono ogni giorno per giungere nella battigia. Così è nella vita. Molte parole lasciate al vento invadono la nostra mente, alcune piacevoli, altre sono vere cattiverie. Sta a noi accoglierle nei nostri pensieri o rimandarle al mittente.

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È notte e si va incontro al desiderio più bello, nel dolce sognare, quel luogo misterioso riflesso del nostro pensare.

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Ma che vita è questa che gioca con il nostro cuore? Assomiglia un po' bugiarda alla vita che c'illude, che ci imbroglia in ogni istante. Una vita di speranza e di bisogni. Una vita che s'infila dentro ai sogni. Ma che vita è.

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Viviamo in un mondo dove la vita prende forme particolari, diciamo che quasi mai scorre tutto liscio. Le persone sono piene ogni giorno di incontri, stiamo sempre a contatto con altri e lo si dovrebbe fare in armonia, avendo comprensione per tutti, perché solo insieme si può trovare il nuovo che ci porta tanta gioia.
Sui media, nei social, percepiamo sempre notizie scoraggianti, tristi, aggressive, c'è chi attacca tutti e tutto. Solo raramente troviamo notizie che ci danno serenità.
Penso che la maggior parte di noi abbia perso, complice un po' la durezza della vita, quei valori umani, quelli veri, quelli semplici che abbiamo dentro il cuore.
Cominciamo così ad avere poco rispetto delle persone che siano importanti, famose o gente comune, ci relazioniamo sempre nel modo sbagliato.
È tristissimo vedere qui nel web, nei fari social network, sconosciuti che usano toni offensivi rispetto ad altre persone, solo perché la maggior parte di essi la pensa in modo diverso.
Leggendo fra le righe si percepisce che qualsiasi di noi è ricco dentro, ognuno ha una grande risorsa, abbonda di sensibilità che però soffoca e non riesce ad esporre. Al contrario, la tanta delusione e amarezza che c'è, la sfogano utilizzando parole offensive e aggredendo gli altri senza nessuna reale motivazione.
A me piace pensare invece che possiamo dialogare con grande serenità rispettando le idee altrui, magari creando quella concordanza che nel nostro tempo manca.
Basterebbero parole semplici, piccoli gesti, gentilezze, che possono farsi carezze nell'animo dell'altra persona.