Scritto da: Giuseppe Cutropia
Sono versi nati nell'anima, narrati dal cuore. Spesso una poesia senza capo né coda. Li si vivono in un caos, che trova pace solo in chi lo stesso caos genera. Te lo fai scoppiare dentro, in ogni anfratto del tuo essere, quasi fosse una tempesta che inesorabile si abbatte su di te. Le parole si accavallano, si rincorrono. Tra un mi manchi e un ti amo. Tra una gioia frenetica e un dolore dilaniante. Tra solitudine e certezza, quella di poterti amare all'infinito in questi versi. Una poesia priva di barriere e ragione, che trova il suo confine solo in te. Tu, sorgente e foce di questo inesorabile ed impetuoso fiume che mi attraversa il cuore. L'amore, quale forza, capace di farti battere il cuore o di lacerartelo. E il poeta rapito dai questi versi, chiude i suoi occhi e ascolta l'unica cosa che può dare un senso a questo caos, il suo cuore. E dentro di sé, non si cura di chi potrà capire i suoi versi. Del resto, chi può comprendere l'amore, se non l'amore stesso. E allora li affido a te, certo che li custodirai gelosamente. E quando li leggerai, solo tu, saprai ascoltarne la voce, la loro vera essenza.
Composto martedì 8 agosto 2017

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