Amare... e ad essere così onesti, senza filosofia... non importa cosa ami. Una farfalla o forse un fiore. Un granello di sabbia o l'erba che cresce triste e forse indesiderata. Quando il bastone sottile della noia ti tocca le spalle, tu prenditi la giacca, accendi una sigaretta se ti va, un bel caffè ristretto e ama.
Ridi! Sorridi! Ridi ancora! Non aver paura di ridere. Né la risata ha paura di te.
Anche se eravamo lontani l'uno dall'altro per le feste, ti ho portato in macchina con me, in una delle quattro stanze del cuore, dove si abbracciano persone e libertà. Devo ringraziarti per essere stato la persona che mi ha insegnato di essere "specchio", di prendermi cura di me stessa e delle persone che mi circondano, tutte le volte che essi meritavano attenzione, bontà e bellezza. Sì, bellezza. Senza di lei, i gesti mancano di sensibilità, le parole sono insipide, gli sguardi sono vuoti e si ama a metà.
Non cambiamo il mondo, non fermiamo guerre o disastri. Non riusciamo asciugare ogni lacrima di sale grosso che vi spunta dal petto. Ma cerchiamo di imparare a sorridere e a volte lo impariamo da voi. Sì, da te che ti diverti, da te che leggi a metà, da te che stai di fretta e non prendi il senso, da te che critici e bene fai. Noi, come dei pagliacci, impariamo a sorridere da voi, il nostro pubblico, come i pagliacci sul palco alle prove e spettacoli. Impariamo a sorridere da quello che chiamiamo "bello" e la scena della vostra mente lo decide se lo è o meno. Vi aspettiamo dietro lo schermo, il nostro sipario di vetro, per farvi leggere, sorridere, capire che la vita non è difficile, solo le persone la fanno e la vedono così. Vi aspettiamo sul palco dello schermo per capire insieme che un po' di fantasia, una piccola pagliacciata ci aiuta ad essere noi stessi, semplici e belli. Grazie per il tuo sorriso, arrogante o sincero. Grazie.
La pandemia in italia ha dimostrato che siamo tutti uguali, fino alla scomparsa del Coronavirus.
Avevo un attimo, un benedetto momento
per afferrare la vita prima che mi fuga.
Così, legai con una cintura di pelle
le braccia allupate della Morte
un attimo prima che mi togliesse la voce.
Ho incappucciato il suo volto
per non adocchiare i miei sorrisi.
e la musica l'addormentò sulle sua ginocchia.
Ho sconfitto la Morte, ho sgomitato l'Inferno...
ho rinnegato la Morte ritornando da voi.
Voi siete le mie ali, il vostro amore è la mia vita
siete i MIEI FANS, siete speciali, mai banali...
Vi ascolto in silenzio i pensieri
rinasco sotto le vostre lacrime,
sento il calore del vostro infinito amore.
vi sento cantare e canto insieme a voi.
Canto tremando, vivo urlando dentro di voi...
Soffro diverso, non più incompreso
niente è perso, quanto siete VOI!
Con voi, soldiers, per sempre!
Auguri.
È pur dolce l'immagine delle donne di casa: le muse son, son gli angeli del domestico cielo.
Quale cuore femminile può disprezzare l'oro? A quale gatto non piace il pesce?
Se esistono tante donne che fanno una brutta fine è perché nessuno ha insegnato loro a stare da sole.
Le donne libere non sono donne.