Scritto da: Luca Dongu
Anche se questo inchiostro digitale non imbratta le mani sicuro è che ripulisce l'anima.
Composto lunedì 31 gennaio 2022
Anche se questo inchiostro digitale non imbratta le mani sicuro è che ripulisce l'anima.
Ma voi ci parlate mai con Dio?
Vi è capitato almeno una volta nella vostra vita di parlare con lui con così tanta naturalezza da sentirvi pazzi? Quasi anomali?
Che vi ha risposto?
Ed ora infinitamente esausto, stremato da questa innaturale solitudine io mi adagio qui, sul ciglio del cammino di vita che ora rappresentiamo, e con innocente curiosità attendo te, per vederti affrontare quel bivio composto da ciò che eravamo e ciò che potremmo essere!.
Ogni volta che sento il profumo che usavi tu ma è un altra persona ad emanarlo io dentro mi sento morire, poi rinasco nel profumo di una nuova donna
Ogni volta che cerco i tuoi occhi senza trovarli mi sembra di cadere, ma trovo occhi capaci di risollevarmi in un solo sguardo
Ogni volta che ti ricordo ridere costretta dal solletico mi sento svuotare ma dentro nuovi sorrisi riscopro la pienezza della vita
piango ogni volta che ripenso al nostro incastro perfetto, ma un nuovo abbraccio mi asciuga le lacrime quotidianamente
Ogni volta che ripenso alla doccia insieme muoio ma mi vedo rinascere in nuove routine
ed è in questa altalena di sentimenti contrastanti che vivo ora
ed è in questo limbo in cui mi hai lasciato che cerco di uccidere il ricordo di te, ma esso sembra essere immortale.
Dalle relazioni non ho mai preteso tanto, mi sarebbe bastato bastare, anche per una volta soltanto, perché quando si parla d'amore bastare a mio avviso è il traguardo più arduo.
Mi sono sdraiato dietro di te facendo in modo che quante più parti della mia pelle aderissero perfettamente alla tua, e senza dire una parola ti ho fatta sentire importante amata, desiderata e protetta. Il tuo ego si è messo da parte e io ti ho incoraggiata a continuare, ad esagerare, solo così hai potuto piangere davanti a me, hai potuto ridere di te e hai potuto godere, come dovevi, quanto volevi e soprattutto dove dovevi, nel nostro letto abbracciata a me in un incantevole incastro, e quando controvoglia ti lasciavo sola in quel letto tu il tempo lo passavi a fantasticare su un futuro insieme, ci passavi delle ore immersa in ciò che potevamo essere, come rapita da qualcosa di troppo grande per essere compreso, troppo bello per essere vero... e ora dimmi, in quanti ci sarebbero riusciti?
Finalmente felice di essere stanco.
"L'hai amata, vero?"
Cosa potrei risponderti? Sarebbe assurdo? O semplicemente impossibile amare una donna che non hai mai avuto, una donna che ogni notte si addormenta tra le braccia di un altro uomo, e poi in fin dei conti, di lei cosa sapevo? Nulla, tutto ciò che sapevo era frutto della mia immaginazione, tranne la pazzia di quella ero certo, lei era matta, Dio se era tutta matta, ogni giorno era una donna diversa, una volta intraprendente l'altra impacciata, una volta esuberante l'altra timida, una insicura e poi decisa, dolce e arrogante, interessata poi apatica, era mille donne diverse lei, ma il suo sguardo no, era sempre lo stesso inconfondibile, con quegli occhi bordati di nero, sfuggenti e pieni mi fregava sempre, e lei lo sapeva bene, e io in fondo a lei non l'ho mai negato che quello sguardo fosse un arma, mi fissava? E io non capivo più nulla, quasi smettevo di esistere, non riuscivo più a parlare ne pensare, rimanevo disorientato. Uno solo sguardo anche breve e avevo la certezza che c'era solo lei, perché in tutta la vita solo davanti a quegli occhi mi sono sentito così. Ora non so dove si trova ma scommetto che è ancora alla ricerca dei sogni che lei stessa sopprime con paure inutili, ripeto era matta tutta matta e sono certo che mi avrebbe fatto impazzire, ma comunque si l'ho amata ne sono certo.
Per trent'anni hai trovato mille scuse per stare solo! "Voglio una donna seria da presentare ai miei" dicevi. L'hai avuta è l'hai lasciata quando più era innamorata di te. "Voglio una donna pazza che mi tenga testa" dicevi. L'hai trovata e non l'hai neanche voluta vivere. "Voglio una donna bellissima" dicevi. L'hai avuta e l'hai fatta soffrire senza motivo. Non dare colpe agli altri, non credo nemmeno che sia la paura di doversi accontentare che ti spaventa, ma ammettilo a te stesso Luca, hai problemi seri con la monogamia!
Hai mai preso per buona l'ipotesi che confessando semplicemente di amarla, lei ora non starebbe con lui ma sarebbe tra le tue braccia? Se non lo ha capito da come la guardavo, credo che in fondo tra le mie braccia sarebbe stato un posto inappropriato!