Scritto da: Maria Grazia R.
in Diario (Esperienze)
Ragazzi non so se leggerete mai questo mio scritto, ma voglio mette nero su bianco quello che penso. So che non è facile vivere con vostro padre, siete tre uomini e come dice il vecchio adagio, due galli in un pollaio non vanno. Un carattere molto particolare, abituato a comandare, dato il lavoro di dirigente d'azienda, ha trasferito il suo modo di essere dal lavoro alla famiglia. Con falsa modestia il nostro matrimonio è stato in piedi per merito mio. Pazienza e costanza, 35 anni passati insieme tra alti e bassi, ma ho tenuto duro per voi, non volevo che foste i figli di genitori separati, sballottati ogni fine settimana qua e la. Ce ne sono troppi e non volevo ingrossare le fila. Se fosse stato impossibile vivere con lui mi sarei separata, ma tutto sommato non è meno peggio di altri, anzi è migliore di altri. Ammetto che è un rompino per certi aspetti. "Perché fai la lavatrice così spesso... perché fai la lavastoviglie, che bisogno hai di pulire, è tutto a posto"... anche se c'è la fuffa ovunque!
So che è presuntuoso, che si è messo sul piedistallo e fatica a scendere, questo modo di agire ha radici nel passato, appartiene a un retaggio dell'adolescenza... a una continua insicurezza che lo accompagna da sempre e che supplisce con l'arroganza di sapere. Bisogna riconoscergli un pregio, quando deve affrontare una situazione a lui ignota si documenta in modo meticoloso e riesce a saperne più di altri.
Dopo tanti anni lo conosco e vedo in lui i lati positivi del suo carattere, è una persona che non ti abbandona nel momento del bisogno, quando si chiede, lui da senza pretendere nulla in cambio... non solo i famigliari, ma anche gli amici più stretti, anche se può non riceve in cambio nessuna riconoscenza. Quindi cari figli anche se vi sembra irraggiungibile bacchettone e insensibile ricordatevi che vi ama alla follia, che andrebbe nel fuoco per voi e se avrete bisogno lui ci sara sempre. Guardate l'essenza e non la forma!
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