Io sono fatta così. Se devo dirti quello che penso, te lo dico in faccia, se non nutro simpatie di circostanza mi allontano non fingo, sono diretta. Sono consapevole di non piacere a molti per il mio carattere, ma preferisco piacere a pochi per quel che sono, una persona vera.
Un giorno mi sono guardata, non frettolosamente come spesso accadeva. Mi sono vista, ho visto chi sono ed ho iniziato a cambiare quei tratti che non mi rispecchiavano più. Non riconoscevo più quel volto che lo specchio rifletteva, non ero più io quella persona. Troppo permissiva e poco riflessiva perché davo per scontato che gli altri vedessero quel che sono io e non quello che volessero che io diventassi. Omologarmi alla massa. Così un giorno, davanti a quello specchio ho rivisto me stessa. Mi sono piaciuta tanto. Mi sono piaciute le mie rughe, le mie labbra, i mie occhi stanchi e me ne sono innamorata.
Ci sono cose di un tempo che oggi ripenso con un sorriso. E se avessi avuto la maturità di oggi, li avrei vissuti con più intensità. Oggi sono, una donna che vive ed ama sentire le cose che la circondano di pelle di pancia d'istinto senza farsi troppe domande, perché se è vero che si impara sbagliando allora, perdonate la mia franchezza, io sbaglio di continuo e ne sono pienamente consapevole.
E di quel che pensano gli altri, non'è rilevante. Non mi conoscono, non mi sono mai presentata a loro. Che si riempiono pure, le bocche di frasi inutili, inutili come le loro vite vuote. Io sono viva, e tale mi voglio sentire finché mi sarà concesso il mio tempo.
Con il passare dei giorni il dolore si intensifica e la mancanza di chi abbiamo amato si fa sentire sempre più forte. Chi ha detto che con il passare del tempo si attenua tutto, non ha fatto i conti con i ricordi. Nulla si dimentica, si va avanti, fingendo che tutto va bene. Non sarà il tempo a sollevarci, ma i ricordi che abbiamo custodito in fondo al cuore.
Sono diventata grande quando la vita mi ha messo di fronte alla realtà. Ho smesso di credere alle favole da un pezzo. Ho smesso di crederci il giorno in cui ho visto le cose per come sono realmente, e da allora, ho smesso di essere piccola, e sono cresciuta.
Ho sempre guardato in faccia la realtà delle cose e delle persone. Non sono mai stata indifferente, a chi mi chiedeva presenza e nemmeno mi sono mai voltata dall'altra parte. Sempre in prima linea al fianco di chi aveva bisogno di un gesto o di una parola di conforto. Negli affetti, non sono stata latitante, ed anche se non ho ricevuto in cambio nulla, non mi sono mai pentita. Ho fatto sempre quello che il cuore mi chiedeva anche se non ho trovato altrettanto cuore. Ma sappiate: che chi avesse bisogno del mio, non sarò mai così povera da privarlo a qualcuno.
Ho molti difetti, questo è vero. Ma ho un pregio che amo indossare più di tutti, l'ironia. Che non è superficialità o mancanza di rispetto, ma è rendere più leggere le cose che non posso cambiare. Essere ironica in molte circostanze, mi ha aiutato a sopravvivere, nei momenti più bui della mia vita.
Chissà cosa avrai pensato e provato in quel preciso istante? Vedo cosa vedi tu nei tuoi occhi provati, impauriti, smarriti. Ma voglio dirti una cosa, sei la nostra forza, la nostra casa, il nostro tutto. Mamma, hai un cuore grande, grande come il mondo, quel tuo mondo che ammiro tanto e che ora vedo da una porta socchiusa. Con immenso amore, tua figlia.
Non permettere agli eventi di uccidere il tuo sorriso. Sorridi di fronte alle ingiustizie della vita, sorridi anche se hai il cuore a pezzi e l'anima in subbuglio. Sii forza e coraggio per le tante persone che ti incontreranno nei giorni di pioggia e ricorda a loro che la tempesta finirà, le nuvole spariranno e il cielo tornerà a regalarci i suoi arcobaleni più belli.
Mi sono strappata e ricucita così tante volte che non ho più un brandello di pelle libera. E tutte le volte sono stata così brava da ricominciare da quegli strappi rattoppati. Pazientemente e con cura ho riuniti i lembi di questa mia carne lacerata ed ho avuto la forza e il coraggio di mostrarmi nuda e con tutte le mie cicatrici, mostrandoli con orgoglio con lo stesso orgoglio di chi di continuo si ricuce addosso una nuova pelle.