Scritto da: Matteo Falcone
A volte non serve cercare di capire. Il mondo non è il posto adatto per le certezze, e mai lo sarà.
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A volte non serve cercare di capire. Il mondo non è il posto adatto per le certezze, e mai lo sarà.
Le sue labbra erano come un'alba adagiata sull'orizzonte delle loro vite.
Quanti specchi girovagano per il mondo. Ne abbiamo uno sempre a portata di mano: ce lo portiamo sottobraccio affinché la persona più indicata possa riversare la sua immagine in quella superficie riflettente lucida, incastonata in una cornice blu cobalto.
Non si può per certo decidere ciò che amar voler si intende.
Lei era come una brezza, un soffio improvviso. Una carezza sul viso nell'imprescindibile staticità delle cose intorno.
Si sarebbero mancati, anche se non si fossero mai conosciuti.
Sai che d'amor non si muore è una gran menzogna? Una balla colossale. Perché d'amor si vive, o così si dovrebbe. D'amor, l'anima, la vita è intrisa.
Ogni piccola cosa ha sempre tanto, troppo da raccontare. Le amo, le piccole cose. Il loro buffo modo di apparire al mondo. Così unico, raro. Perché in fondo dipendiamo da loro, deriviamo da loro. E un giorno torneremo a bussare alla loro porta. A nostra insaputa, nella maniera più inaspettata. Il mondo ha un impellente bisogno delle piccole cose, per poter tornare nuovamente grande, come un tempo.
Non sapevano proprio smettere di innamorarsi, quei due. Riuscivano a stravolgersi ogni volta. E quando erano lontani, in realtà stavano cercando l'ennesimo posto in cui incontrarsi, di nuovo, come se perdersi fosse stato l'unico modo che avevano di sentirsi vivi.