Scritto da: Mauro Mosconi
Quante delusioni, quanti bocconi amari, quante inquietudini,
quanti sguardi persi.
Beato chi guarda la vita sempre con speranza.
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Quante delusioni, quanti bocconi amari, quante inquietudini,
quanti sguardi persi.
Beato chi guarda la vita sempre con speranza.
La semplicità delle cose, la tranquillità, la purezza e la pulizia dell'ambiente e delle persone che ci circondano, il rispetto anche per chi non lo ha per te, basterebbero questi ingredienti per vivere la brevità della vita, creandoci un armonia di pace senza dover cercare altri luoghi, altre strade, altre vie. Ma forse può capirlo solo chi è stato malato o chi combatte e lotta contro delle malattie. Lì torni a riscoprire le piccole felicità della vita e ti basta anche poter osservare un bel panorama, un orizzonte, con la pace che certi luoghi esprimono, per assaporare e vivere la vita.
I momenti di armonia e di felicità sono da vivere intensamente e vanno resi unici perché potrebbero essere gli ultimi e devono essere vissuti intensamente pensando che sono gli ultimi.
Prova a vestire i miei panni per cercare di capire che le insoddisfazioni, le frustrazioni, le delusioni, le incomprensioni, le occasioni perdute, le vicissitudini di un doloroso vissuto, quello che poteva e doveva essere, lasciano un indelebile segno di sofferenza non apparente che con il tempo verrà quietata per poter forse, un giorno, riprendere in mano sogni ancora realizzabili, tempo permettendo.
Non aspettarti mai gratificazione e comprensione dalle persone aride dentro che guardano solo il piccolo mondo che si sono costruite. Se tu hai dei problemi loro non potranno proprio vederti e l'unica via è cercare di starne distanti evitandone la confidenza.
Rarissimamente quando ti incontro non posso che non guardare i tuoi occhi scuri e così penetranti, le tue labbra che si muovono mentre mi parli e che vorrei solo sfiorarle con le dita, sentire la tua voce che per quanto posso cerco di tenermela a mente. I tuoi particolari gesti del tuo essere mi inebriano facendomi perdere la testa e sperare in un fatale incontro.
Si dovrebbe essere così bravi di sbattersene altamente della cattiveria altrui. Diventa difficile quanto toccano i tuoi sentimenti più profondi ed i tuoi affetti più stretti.
Quando pensi spesso ad una persona che ti è entrata nella mente, non ne puoi fare a meno, cammini e pensi a lei, ragioni con gli altri e pensi a lei, mangi e pensi a lei, continuamente rivedi il suo sorriso, senti le sue parole, senti il suo cuore che batte insieme al tuo, come un duetto che non cessa mai. Fai di tutto per averla e speri che anche lei possa sentire dentro quello che senti tu.
Ho imparato a dire va tutto bene anche se mi era crollato il mondo addosso.
Ho imparato a dire non fa niente anche quando ci tenevo moltissimo.
Ho imparato a sorridere anche se dentro di me morivo.
Ho imparato a mandare giù i bocconi più amari per godere dei più dolci se ci saranno.
Ho imparato a stringere i denti e andare avanti.
Vorrei pensare che alla fine tutto passerà e si aggiustino le cose, che tornerà la tranquillità e la gioia di vivere e ridere, che tutto sia un brutto ricordo, che torni la giusta armonia della vita con la voglia di realizzare i propri sogni. Forse è solo una maledetta voglia di illudermi.