Eh sì.
Avete presente il mare in tempesta? L'alta marea, e quelle enormi onde che fanno un rumore assurdo?
Sì, esatto... mi sento così in questo periodo.
Amo il mare.
Amo guardarlo ed ascoltarlo.
D'estate e d'inverno.
Amo i suoi colori.
La sua profondità.
La sua serenità, e allo stesso tempo la sua agitazione.
Forse perché mi rispecchio molto.
Lo so, è da emeriti idioti paragonarsi ad un qualcosa, soprattutto un qualcosa di così grande, o meglio, immenso.
Ma spesso mi ritrovo lì. Nei momenti tristi o viceversa.
Diciamo che adoro starmene in spiaggia, su degli scogli, magari a lanciare sassolini. Guardare la luce delle luna che rispecchia sulla sua superficie, ascoltare la musica che miglior suona in quelle circostanze.
Ci sono dei giorni in cui mi sento così distaccata dalla realtà che mi circonda.
Mi sento fredda, sento che chi voglio davvero al mio fianco non lo sa, non lo percepisce.
Sono arrivata a mettere in discussione me stessa, perché spesso mi capita di non essere ricambiata.
Perché spesso, per il mio maledetto modo di essere, così avara di affetto, mi porta a far scappare le persone che in realtà vorrei restassero.
È per questo che mi sento come il mare.
Perché è freddo.
Perché è profondo ed imprevedibile.
Perché è sereno ed agitato.
Perché è così grande che a volte fa paura.
Composto venerdì 30 novembre 2018
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