E tra le cose che non ti ho mai detto, c'è che ti ho amato più di un'alba in riva al mare. Ti ho amato come chi coltiva le rose, pur sapendo che hanno le spine pungenti e dolorose. Ti ho amato come si ama lo zucchero nel caffè, perché l'amaro non riesci proprio a fartelo piacere. Ti ho amato come si ama l'arte e la musica... incondizionatamente. Ti ho amato in ogni modo possibile e immaginabile, nonostante del mio grande cuore, fosse rimasto ben poco dopo tante delusioni. E ti ho amato nei giorni dove eri solo ombra e in quelli in cui illuminavi ogni mio attimo di vita. Ti ho amato come se nessun'altra lo avesse mai fatto prima. Ma soprattutto, ti ho amato con la consapevolezza che tu, eri la sola cosa che io potessi amare.
Cantami una ninna nanna come non hai fatto mai! Narrami di principesse, e di tutti i loro guai. Cantami una ninna nanna, dimmi come le han salvate. Raccontami di quel bel principe e le sue battaglie combattute. Cantami una ninna nanna, e spiegami cos'è accaduto, al loro viver felici e contenti, di quando e come si è perduto. Cantami una ninna nanna, inventa un lieto fine. Che veda felici e contenti tutti quei bambini, che di felicità, non ne hanno conosciuta. Cantami una ninna nanna, anche se son cresciuta.
Io non sono per tutti! Sono per pochi buoni intenditori. Devi saper comprendere e abbracciare i miei silenzi, cogliere l'attimo in cui non ho nulla da dire, perché è quello che alla fine parla di più. Io sono per quelle rare persone che hanno il cuore dappertutto, mica solo dentro al petto. Io sono per gli estimatori di anime. Per quelli che come me non hanno bisogno di urlare il loro dolore, perché ce lo hanno scritto sulla pelle ben visibile. Sono per chi mi ha scelta, per chi mi ama, per chi ha deciso di prendere il pacchetto follia e tenerlo con se.
potrei dirti che ho paura, tanta di quella paura da fare invidia all'uomo nero e ai mostri che ho sempre creduto di avere sotto il letto. Che non è vero che ho sempre la soluzione per tutto, che a volte mi manca anche la forza per riempire i miei polmoni d'aria, e così il fiato mi manca. Che non ho quasi mai un motivo per sentirmi infelice, o forse sì, ne ho tanti! Ma io odio sentirmi infelice... alla fine ho tante di quelle cose per cui essere grata, ma non riesco ad apprezzarne nemmeno una. Che sono fatta di carta, e quando soffia forte il vento, io rimango in balia delle mie tempeste. Che non ho ancora capito quale sia il mio posto nel mondo. E forse, non lo capirò mai! Che sono stata, sono, e sarò tante cose... ma mai nessuna di quello che volevo veramente essere.
E il tempo infine le dimostrò quante volte aveva donato se stessa nel nome di nessuno. Quante volte si era annullata inutilmente per far spazio a cuori assenti e sentimenti affranti. Quante volte aveva dato per scontato che presenza non vuol dire amore, e... che a volte l'assenza non significa necessariamente distanza.
Lascio in giro pezzi di me. Così, tanto per avere un'ottima scusa per tornare. Perché magari chi se ne è andato il coraggio non lo trova. Io si! Io lo trovo quel fottutissimo coraggio. Entro e dico: scusa ho lasciato qui un pezzo del mio cuore, posso riprendermelo o vuoi tenerlo ancora un po'? E poi tocca a te però. Perché se lasci che io lo porti via non c'è verso che io torni, non ho più nulla da raccogliere. Ma se dovessi decidere di tenerlo ancora, ecco! Io te lo lascio lì per tutto il tempo che vorrai. Così avrò sempre un motivo per tornare.
E ti ci dannerai. Perché per quanto tu abbia fatto il possibile, fallirai miseramente. E ti ci dannerai perché le sconfitte bruciano, hanno un sapore amaro... il sapore dell'aver fallito. E poco importa se hai dato tutta te stessa, se hai sacrificato tutto. Alla fine tu avrai perso consumandoti, e ti dannerei... perché a vincere sarà sempre chi non ha fatto e dato nulla. E ti ci dannerai.
Quando rimango in silenzio dovresti avere il coraggio di chiedermi "perché?". Non è da me rimanere in silenzio, non ne sono capace quasi mai... quasi mai. Perché succede che qualche volta non dico nulla, e quando non dico nulla penso ad una casino di cose. Dovresti preoccuparti quando me ne sto zitta a fissare il vuoto, quando mi parli e dico che non ti ho sentito anche se ti stavo ascoltando. Dovresti... ma non lo fai mai, non chiedi mai tu. Io invece a te lo chiederei. Dove ti sei perso, a cosa stai pensando, a chi? Ci sono un infinità di cose dentro il silenzio, e spesso anche qualcuno da amare.
Non potrei mai dimenticarti, perché tu non hai mai dimenticato me. Tutti passeggeri distratti in questa mia vita troppo folle e frenetica. Nessuno aveva mai il tempo di fermarsi e di capirmi, nemmeno tu! Ma tu l'hai trovato comunque quel tempo, e sei rimasto. Nei giorni belli e in quelli brutti, ed hai preso di me ogni cosa. Le lacrime, i sorrisi, la pazzia, la semplicità, le sfuriate inutili e isteriche delle mie giornate no. Non ti ha mai sfiorato l'idea di scappare a gambe levate come tutti gli altri. Testone quanto e forse anche più di me. Sei la mia isola, quella dove approdo quando tutto mi sembra troppo. Sei il mio appiglio, il mio punto di riferimento. Gentile quando serve e stronzo quando mi serve una scossa per rinsavire. E c'è che non potrei mai fare a meno di te, di quello che sei, e di quello che silenziosamente mi dai.
Ma la gente non lo sa quante catastrofi ha dovuto affrontare, così pensa che lei sia un po' psicopatica. Cambia facilmente umore, a volte si offende per nulla, molte altre ride di cuore per delle scemenze. Una così non è mica normale. Ma la gente non sa nulla di lei, del suo dover ingoiare la sua fragilità facendosi vedere forte. Già, lei deve essere forte, il più delle volte per gli altri, mica per se stessa. La gente mormora, su cose che non sa, che non capisce, la gente parla sempre troppo per i suoi gusti. Loro non sanno, eppure spesso giudicano, feriscono, mentono, inventano. La gente non lo sa mica come si sente lei, e a dirla tutta forse non gliene importa un fico secco. Cosa possono saperne loro di quello che lei ha dentro, se tutto quello che lei lascia trapelare è un sorriso felice? A lei non importa niente di quello che la gente fa o dice, ma è fatta così, non la sopporta proprio la cattiveria gratuita. Lei è una di quelle che pur avendo il nero dentro riesce a vedere tutto rosa fuori, è una di quelle che vede il buono anche dove non c'è, ed è per questo che molte volte ha dovuto sacrificare se stessa per non morire ancora, ancora e ancora.