A volte sei seduta dentro un sogno e non te ne accorgi, ti intristisci pensando a chi non hai più accanto, piangi calde lacrime e vorresti che lui tornasse a farti sorridere... ma lui non esiste tu te lo sei inventato, per te, due occhi due mani delle labbra calde morbide... ma il vero lui per te non ci sarà mai... e tu lo sai.
Caro Diario, scrivo a te, perché forse sei l'unico amico che mi resta. Sono sempre sola, nelle mie sere, i miei dopocena, tengo la finestra aperta, perché il caldo mi soffoca. Sto pensando, a chi, o a cosa poco importa, lo faccio per evitare che il mio cervello si liquefaccia, non ho voglia di chiedermi, per chi, perché e per cosa. Io vivo... a prescindere.
Non lasciare che chi dice di volerti bene ti ferisca, non troverai nessun disinfettante per la tua ferita.
Ho uno specchio in mano, sono sola in casa, e ho paura, d'un tratto mi accorgo di te, una pagina di diario aperta, ma bianca, non ho matite colorate con me, e allora scrivo, con una penna, macchio d'inchiostro il mio cuore, non lo voglio pulire se lo facessi tu te ne andresti, io non voglio. Viviamoci, pur sapendo, che poi ce ne pentiremmo entrambi.
Ci sono momenti in cui avrei una gran voglia di urlare tutta la mia rabbia nei confronti della vita che da un po' mi ritrovo ad affrontare. Paura, coraggio, ma soprattutto dolore che nascondo benissimo, tra sorrisi forzati, e momenti di stupidità normale, mi faccio tener compagnia dal niente, e me lo godo tranquilla, perché almeno questo mi è permesso.
Una lettera che scrivo a te... a te che non risponderai mai, mi asciugo gli occhi che piangono per te... e provo a sorridere pensando ai tuoi occhi che non vedrò mai... baciare le tue labbra? Pazzia solo mia che mai a nessuno racconterò.