Ciò che s'ama, s'ama per sempre. certo, lo si può mettere di lato, inchiodarlo per esempio dentro quattro assi e considerarlo morto, o lasciarlo alle spalle come fieno mietuto, oppure come una lettera mai spedita accartocciarla e strapparla. si può farlo, ma quando una sera di molti anni dopo si spezzerà il pane, quando tutto sembrerà ormai scordato e i conti floridi in bella vista, una piccola goccia di sangue lorderà il coltello e il foglio bianco delle nuove pretese sarà quel rosso. allora il "per sempre" che affiora non basterà.
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