Scritto da: logos probus
in Diario (Esperienze)
Un colore come l'ocra, mi sembra possa sciogliere un mistero nelle certezze dell'animo e mettere in fuga il dubbio, solo apparentemente. Sono certezze inesistenti quanto reali nel pensiero, come minuscoli pixels che scompaiono in mezzo allo schermo. Proiettati ancora nel "forse", guardiamo senza i filtri dell'analisi. Il paradosso del dubbio è che, dal dubbio non si può scappare con le uniche certezze che abbiamo, e il dubbio non può trasformarsi in certezza. L'emozione suscitata nel vedere un colore, sarebbe poi come guardare dentro al nero e vedere il bianco, tanto impossibile quanto realizzabile se si è sotto l'influsso dell'emotività. Si può provare a cercare in un qualche pensiero incontaminato dagli stati d'animo. L'apparenza o l'inesistenza di qualcosa può derivare da una ricerca di certezze fallita, se "realizzata" dentro ai misteri. Seguendo questo ragionamento, ammetto che questo discorso stesso possa non essere "affidabile", perché uscì da un mio stato d'animo, scaturito prima da un colore visto in immagini. Ne deduco anche che, almeno vale per me, un animo è un potente "siero della verità" per produrre pensieri copiosi, a partire quasi dal nulla.
Composto venerdì 3 marzo 2017