Scritto da: Edmea
Archiviata l'amarezza per la sconfitta contro la Juventus, ma non tanto per quello, visto che perdere contro una blasonata diventa quasi una certezza, ma per tutto il contorno sgradevole che ne è derivato, il Cagliari scende in campo a gamba tesa, per riconquistarsi la Sardegna Arena, delusa, tradita e offesa dalle accuse di cori razzisti. A conti fatti, da molto fastidio ricevere certe accuse gratuite, solamente perché la tifoseria ha reagito di pancia contro le provocazioni di un calciatore di colore. Possiamo archiviare la sconfitta, ma non i soliti luoghi comuni e il buonismo diffuso che poco ha da spartire con la vera correttezza e il rispetto della persona. Polemiche e amarezza a parte, i rossoblu ricevono in casa la Spal e la parola d'ordine è consegnare la vittoria, con i tre punti preziosi ai tifosi fedeli, che non conoscono manco lontanamente il significato di cori razziali. C'è molta motivazione in casa rossoblu, perché la salvezza ce la dobbiamo guadagnare con largo anticipo, anche se sembra una nota stonata parlare di salvezza. Quante volte ce lo siamo chiesti come mai il Cagliari si trovi sempre a dover lottare per non retrocedere, ma molte domande rimangono orfane di risposte. Nei primi minuti di gioco però i padroni di casa passano in vantaggio, con gol siglato da Faragò. Buon segno. Coraggio. Forza Cagliari! Giochiamo con questo spirito, ma poco dopo la squadra ospite segna il gol del pareggio, complice un fallo che impone il fischio del calcio di rigore e non ci sono santi, perché di fronte a un rigore, raramente non si soccombe. Il Cagliari però sembra aver perso lo smalto dei primi minuti e la Spal, invogliata dal pareggio, sembra condurre il gioco, il che non è buon segno. Però non può finire così. Sappiamo che l'orgoglio rossoblu non può risolversi in un lampo e fine. Vogliamo tuoni per tutta la partita e nel secondo tempo i rossoblu si ricordano di essere i padroni di casa, che dettano le regole e Pavoletti mette a segno il gol del 2 a 1. Daiii. Resisti, resisti. Intanto, prima della fine della partita qualcosa di strano doveva succedere. Annullato altro gol di Pavoletti. Non si sa perché. Si rischia il fischio di fallo di Pavoletti. Boh. Non si capisce, ma a questo punto l'importante è tenere il risultato. Tre punti pesanti, preziosi, che valgono trentasei punti, un passo avanti, lontano dalla zona calda della classifica.
Composto lunedì 8 aprile 2019

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