Non ci voleva Carlo Verdone a pronosticare il gioco imprevedibile e incomprensibile dei rossoblu. Già, ma se segui il calcio e sei tifoso sfegatato, non aspetti certo l'intervista di Carlo Verdone sull'Unione Sarda, per dedurre che l'esito della partita contro la Roma è segnata da un punto interrogativo. Lo sappiamo e abbiamo imparato che il Cagliari se gioca da Cagliari fa furore, ma se scivola nella classica buccia di banana, si fa male, molto male. In casa della Roma c'è Claudio Ranieri, vecchia conoscenza rossoblu, che ci aveva fatto respirare il profumo della serie a nel millenovecentonovanta. Nella sua modestia, Claudio Ranieri è fortissimo e ha restituito alla Roma la consapevolezza necessaria, perciò che ne sarà di questa partita lo sapremo, vedendola. Caricato dagli ultimi risultati e dai fiocchi rosa che sono arrivati in casa di Barella e Joao Pedro, i rossoblu possono tutto e nulla, come spesso capita dopo la salita in vetta. Abbiamo parlato troppo in fretta? Siamo stati profeti sinistri? Intanto, dopo soli cinque minuti il Cagliari è sotto di un gol e Cragno, il prodigioso, che sarà deliziato dalla nascita di un bebè nel mese di giugno, subisce, impotente, anche il secondo gol. Ci risiamo. Dalle stelle alle stalle. Anche Carlo Verdone ha capito il gioco schizzofrenico dei rossoblu, capaci di grandi imprese e di scivolate incredibili. C'è in gioco la salvezza e per la Roma la Champions, inseguita dal quinto posto. Al Cagliari manca la grinta giusta. Come mai. Colpa di troppe distrazioni? L'adrenalina non porta bene, o non è sufficiente? Chissà. Porca paletta. Abbiamo rischiato il terzo gol. C'è rischio imbarcata e non ci piace per nulla. La Roma di Ranieri ci mangia in un boccone e noi glielo stiamo permettendo. Nel secondo tempo Birsa ci prova, ma manca lo specchio della porta. L'importante è crederci, perché se subiamo la partita la sconfitta arriva inesorabile. Inutile ricordarci che il calendario non ci è amico, perché la prossima settimana ci aspetta il Napoli e c'è poco da stare allegri. La squadra però deve dimenticare questo spiacevole dettaglio, perché per spuntarla in qualche modo, bisogna concentrarsi sulla partita. Evidentemente, la concentrazione non c'è stata o non è stata sufficiente, o la Roma è più forte e basta. Il fatto sta che questa partita dovrà finire al più presto nel dimenticatoio, perché, in men che non si dica, è arrivato il 3 a 0. Che orrore. Una trama degna di Stephen King. La Pasqua non ci ha portato bene ed evidentemente neanche i lieti eventi, che dovrebbero essere una benedizione per chiunque. Abbassiamo la saracinesca e aspettiamo il nuovo giorno, perché qui è calata la notte.
Composto sabato 27 aprile 2019
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