L'avrò detto in milioni di modi, lo avrò fatto capire in altrettante occasioni, ma è bene ribadirlo per chi non ha collegato il cervello (sempre che lo abbia). Il fatto che sia donna e posti o scriva erotico, non dà diritto a credere che io stia qua a cercare di sedurre, stuzzicare o solleticare gli amenicoli di qualcuno. Ho sicuramente una mente aperta ma le gambe sono ben chiuse.
Cerco aiuto nelle parole, per dare a loro il mio dolore.
A quest'ora se non dormi, o soffri d'insonnia o soffri d'amore.
Scrivo per me, per raccontarmi verità che non voglio sentire.
Ma a cosa mi serve sentirmi dire quanto sono bella e quanto mi ami, se poi non mi tieni stretta e non me le fai sentire su pelle e nel cuore.
Ho bisogno di ritornare al mio linguaggio, quello dove sento il sapore del sesso che scivola giù per la gola a soddisfarmi mente e corpo.
Ma se non avete nemmeno la sicurezza dei fatti vostri, ma dove le prendete tutte queste certezze di quello che pensano gli altri?
Posso capire chi scrive e condivide che per questa Pasqua non mangia il piccolo agnellino, ma chissà perché poi molti li vedi che con una mano prendono l'acqua e con l'altra si ubriacano di vino. Mah! Ed io che credevo che comportarsi umanamente fosse agire da tali: con la bocca puoi non mangiare, ma con le azioni non divorare.
Dedicata ai miseri copiaincollisti: si possono copiare le parole, non le emozioni. Questa è la vostra condanna.
Non avevo capito che per sembrare edotti spacciassero per proprie le frasi d'altri.