Post di Tony Vegas

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Inizia con gli occhi l'enfasi di ciò che non si può esprimere verbalmente. Un tesoro prezioso nato in un deserto e cresciuto nel nostro cuore si nutre di lealtà e comprensione. Un legame sublime, oltre la materia, si adagia su sentimenti veri, supera i limiti dell'esperienza sensibile, della realtà tangibile, là dóve tutto viene foggiato da pennellate rapide e decise che dipingono scenari fiabeschi mentre ciocche di pensieri si dissolvono in armonia con l'universo donando sorrisi a nuovi orizzonti. Racchiusa in un'anima nobile ed eletta, vibri di candida armonia, arrivi silente come una fresca folata e ti ritrovo puntuale a credere ancora una volta come un tenace costruttore ad ostentare certezza per erigere ed accrescere ogni giorno l'amore che mi doni.
Averti incontrata è segno di vittoria.
Mattone su mattone, giorno dopo giorno, costruiamo il nostro: indissolubile, inscindibile, tempio dell'amore.

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È lì, in mezzo alle difficoltà, ai percorsi tortuosi autoindotti, ai contentini che ci siamo concessi per lenire l'assenza di un amore vero che, alla fine ci si ritrova con l'anima desertificata. Ed è in quel momento che ci congediamo da un pregresso forse non del tutto decomposto, da un mondo sterile, vuoto, aspro e inospitale, racchiuso nella fissità del suo orizzonte, dilatato nei suoi spazi minacciosi, per fare i conti con noi stessi, ed ascoltare la saggezza del cuore per riscoprire l'essenziale. Ogni stilla d'acqua, ogni attimo di vita diventa prezioso oltre misura. L'energia dell'anima ha sempre il desiderio di risvegliarsi per spezzare il rivestimento soffocante che avvolge il cuore perché il fine che dà senso alla vita non è mai una cosa, ma il senso che collega le cose, qualcosa di invisibile, che è possibile vedere solo con gli occhi della mente e da un cuore appena risvegliatosi dal torpore.