Avviso ai naviganti (nel vino): se bevi senza cervello finisce che ti bevi il cervello.
Composto lunedì 18 gennaio 2016
Avviso ai naviganti (nel vino): se bevi senza cervello finisce che ti bevi il cervello.
C'è un programma televisivo al mattino, che mette nel titolo l'aria che tira in giro. Al suo interno ospita molti venditori di fumo e nelle tante pause pubblicitarie dà la parola a chi raccomanda acque depurate. Va guardato con la copertina sulle gambe per gli spifferi, i tranquillanti per gli ospiti ed un buon bicchiere di vino per le pause pubblicitarie.
Se corrisponde al vero il detto "Dio li fa e poi li accoppia" dovremmo inoltrare qualche reclamo all'Altissimo. Da troppo tempo ci sono in giro accoppiate che sembrano create apposta per far scoppiare il prossimo.
La sesta delle opere di misericordia spirituale dice che dobbiamo sopportare pazientemente le persone moleste. E "sopportare" è uno dei verbi che più fa incazzare quando l'età porta a fare i conti della vita, soprattutto se si riferisce al "sopportare pazientemente le persone moleste", che poi spesso non si limitano ad essere solo moleste, perché capisci che la tua sopportazione a te ha rovinato la vita ed agli insopportabili pazientemente sopportati ha permesso di vivere bene anche alle tue spalle. Quindi, con tutto il rispetto per i preti, mi dissocio.
Non so se sia peggior segno non sentire il Natale o soffrire perché si sente troppo che lo è, ma non come vorremmo e con chi vorremmo.
La mia ignoranza è così piena di curiosità che mi chiedo perché continuo a chiamarla ignoranza. Forse è perché sono così ignorante da non capire perché sono curioso.
C'è chi distrugge rovina o massacra in nome della interpretazione sbagliata della sua religione. E sono persone pericolose, incivili, criminali, originari spesso di paesi chiusi, arretrati, governati da dittature. E c'è invece chi ha ucciso in nome delle ideologie, chi rovina, distrugge, porta alla morte in nome della legge mancata, degli ordini, delle disposizioni, della burocrazia, dello scaricabarile, di una interpretazione sbagliata della democrazia, e lo fa in un paese ritenuto civile. Quale è la differenza? Forse nei numeri, ma solo nei numeri.