Parlano di politica più gli oscurantisti dei politici stessi.
Composto domenica 22 marzo 2020
Parlano di politica più gli oscurantisti dei politici stessi.
In un prato fiorito ci ho messo un po' a scovare il fiore dell'amore, ma ne è valsa la pena, perché ho scovato proprio quello bello, fulgido e longevo, l'ho raccolto e sarà sempre con me.
Anche l'uomo più forte, avrà pianto almeno una volta nel suo letto.
È sempre meglio farsi bagnare dagli aghi acquosi delle nubi che bagnarsi le dita, asciugando le lacrime della gente vittimista.
Di diletto ho colmato il mio amore, in quella stagione che rasserenava il mio dolce cuore.
Alcuni contadini vengono chiamati rozzi da alcuni professori, a volte i contadini ci insegnano a vivere e a volte i professori ci insegnano i giri di parole.
Cominciai a capire la vita quando lessi la superiorità interiore dei laureati, attraverso le loro parole e i loro scritti.
Diventai autodidatta per farmi odiare dai laureati.
Un giorno andai sulla piazza della mia città per guardare il concerto di un cantautore famoso, ero in mezzo alla folla, poco dopo mi spostai perché mi ero annoiato, dopo venti metri o giù di lì, vidi un artista di strada, era da solo, nessuno lo ascoltava, però io rimasi ad ascoltarlo, non era famoso, ma io me ne innamorai.
Possiamo essere i migliori, ma per divenire famosi serve altro. Ricordatevi che, se un conduttore televisivo andasse a scegliere tra una tartaruga e una lucertola, per portarne una in televisione, sceglierebbe solo la più bella per lui.