Devi accettare il fatto, che non fa più parte della tua vita. Ma ricordati che sei tu a fare parte della tua. Devi fare in modo che la sua assenza, non porti via anche te... Regalati un sogno che parli solamente... Di te stessa.
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Devi accettare il fatto, che non fa più parte della tua vita. Ma ricordati che sei tu a fare parte della tua. Devi fare in modo che la sua assenza, non porti via anche te... Regalati un sogno che parli solamente... Di te stessa.
Il Natale è quel periodo fantastico, se tutto vabene... Ma lo avete passato mai un Natale sentendo la mancanza di una persona? È uno stato d'animo irrequieto e malinconico, dove cerchi di trattenerti di contattare quella persona ma poi non ce la fai, pensi "ma si che mi importa si vive una volta sola, è Natale posso fare tutto" e invi quel maledetto messaggio, a cui non avrai mai risposta...
Ebbene si...
L'ho fatto e potrò dire... Stavo sotto effetto di Natale e qualche bicchierino di più.
È arrivato il momento di voltare pagina, di tagliare questi fili che ti tengono legata a questo passato troppo presente, pulire questa lavagna scritta di pensieri e ricordi, prendere un gessetto, fare un punto che rappresenti la fine, ma che sta anche a significare un nuovo inizio.
Perché riprendi in mano il gessetto, dopo quel punto, ne fai un altro e dopo ancora, fai una virgola... Per creare così un nuovo sorriso e una nuova te.
Ho capito che se in un rapporto uno da tutto se stesso, "ammazzandosi" c'è qualcosa che non va, qualcosa di malato ed io lo sapevo benissimo, ma non avevo mai il coraggio di chiudere perché ci tenevo troppo... Quindi lo hai fatto tu, così semplicemente con un messaggio, hai fatto bene èh... Io non lo avrei mai fatto... Ci tenevo troppo.
Già mi sono ammazzata tanto, e non voglio rovinarmi ancora per questa situazione, quando tu stai benissimo nella tua vita, mentre io ancora piango e mi manchi da farmi perdere le forze... No ora basta, questa è l'ultima volta che ti do la buonanotte nella mia notte, così nell'aria, con la testa su un cuscino ad immaginarmi te che dormi sul tuo di cuscino, o davanti al pc... Immagino questo, non voglio immaginare altro...
è un addio ti ho dato tanto e non me ne sono pentita, mi faceva stare bene nel momento stesso, però piano piano mi stava ammazzando... Ti voglio bene, e te ne vorrò sempre, e non lo dico così, lo dico davvero, mi conosco e so che ti ricorderò nel tempo... Sei stato un esperienza della mia vita, che ora mi sta scavando un po' l'anima, ma è stata fantastica... Spero che se un giorno mi penserai mi ricorderai come un bel ricordo e non una pesantezza... Spero solo questo, che mi ricorderai con piacere.
Per me, ora il tuo ricordo è solo un magone allo stomaco e per questo ho tolto tutte le tue foto dal telefono, non le voglio vedere per ora...
Sto aspettando il giorno che potrò vederle serenamente e non piangendo, il giorno in cui mi guarderò intorno senza cercarti e senza pensare nessuno è più bello di te, il giorno in cui leggerò una frase e non mi verrai in mente, il giorno in cui scoprirò un nuovo luogo e non penserò che a te sarebbe piaciuto da impazzire, sto aspettando questo, di guarire di te, ma so che il mio percorso sarà lungo ma non infinito.
Ora devo pensare a me e alla mia vita, rimettermi in forze, ne ho spese molte, devo tornare ad amarmi, togliermi questa sensazione di oppressione, tirarmi su come ho gia fatto altre volte e questa volta mi prometto di non cadere... Ti auguro un ultima buona notte, ma ne auguro una altrettanto fantastica a me.
Mi sono ritrovata a vedere da sola un film, che avevamo deciso di vedere insieme, l'ho scelto io, ho deciso di farlo. Mi ha fatto capire che non sono più ferma ad aspettarti. Ho vinto io.
Sono sempre dell'idea che una foto è molto di più di una semplice foto, Che nel guardarla non vedi solo una semplice immagine, ma ne rivivi tutto di quel momento, riesci per fino a risentire la canzone che stavi ascoltando in quel preciso istante, risentire il profumo, i suoni, le sensazioni e le emozioni. Penso che guardare una foto, sia l'unico modo per fare un piccolo passo nel passato.
Mi chiedo quanto passerà, prima che io riesca di nuovo a sentire una canzone, o vedere un film che ho visto con te.
Sono le 2 e 56 del mattino, non dormo e mi manchi cazzo... Sono le 2 e 57, mi manchi ma non te lo posso dire, così ti auguro la buonanotte sperando che in qualche strano modo ti arrivi, poi ti mando a fare in culo... Torno con la testa sul cuscino, chiudo gli occhi ma lascio spalancato il cuore.
Ci ritroviamo tutti così almeno una volta nella vita, su un letto a notte fonda senza sapere cosa fare, magari ti guardi intorno, ti alzi per bere un po d'acqua o accendi la televisione. Ma niente da fare, la tua mente lo sa. Vorrebbe fuggire, ma non ci riesce, e inizi a pensare. Pensi a tutto e pensi a niente, senti un gran caos nella testa, sono tutti quei pensieri che durante la giornata non esistono. Se ne stanno fermi e buoni pronti per azionarsi nel momento giusto. Come in questa notte. E la tua mente viaggia, torna nel passato, vola nel futuro e poi si ferma nel presente e lì ti fermi anche tu. Ti guardi le mani, ti riguardi intorno e ti rendi conto che stai crescendo, che non sei più il bambino o la bambina che si divertiva anche solo mettendo le mani sotto l'acqua. Ti rendi conto che il tempo passa velocemente, che è una cosa che non puoi controllare. Ripensi ai tuoi errori, al tempo sprecato così per niente. Al dolore che hai provato, ma che nonostante sia stato forte e opprimente ce l'hai fatta, e sorridi come una demente davanti ad uno specchio. Pensi alla tua famiglia, ai tuoi amici. Alle persone che hai incontrato nella vita che avresti mandato volentieri a fare in culo, ma non lo hai fatto perché come un idiota porti sempre rispetto. Alcune persone fanno proprio schifo, non danno più valore a nulla, anzi sì, alle cose materiali: il lavoro, i vestiti, il telefono, ma non sanno cosa vuol dire assaporare la pioggia, correre per poi fermarsi all'improvviso, spalancare le braccia e ridere come pazzi. Cantare a squarciagola per strada senza un vero e proprio motivo. Ballare come se nessuno fosse lì, camminare chiudere gli occhi e respirare. Non lo sanno. Hanno perso il fanciullino di cui parlava tanto Pascoli, lo hanno perso per sempre. Chi per paura, chi per vergogna, chi per paura di essere giudicati. Non sanno più cosa vuol dire divertirsi, amare, vivere. Ed io non sono tra quelle persone. Non c'è nessuno che può dire realmente che una cosa sia giusta o sbagliata, non si arriverà mai ad una verità assoluta e quindi vaffanculo, io faccio quello che voglio, mi potrete giudicare quanto volete, ma voi intanto siete lì, incastrati nelle vostre insipide vite, mentre io invece la vita me la vivo.