Scritto da: Bernardo Panzeca
in Diario (Sentimenti)
I cuori non sono tutti uguali. Ci sono i cuori rumorosi e quelli meno, quelli che amano il silenzio, i cuori di pietra e i cuori che si sciolgono al primo sorriso o alla prima lacrima. I cuori amanti della notte e delle stelle, i cuori tatuati, quelli che si marchiano gli amori a vita e i cuori postini, bellissimi: rivelano solo al vento il nome dei propri amanti sperando un giorno quest'ultimo ritorni con essi. Poi ci sono i cuori che fingono, che amano recitare, e i cuori col naso di legno. Questi sono i più tremendi e i più cattivi, seminano dolore e pianti. Infine vi sono i cuori delle mamme, i più belli. Sono i cuori per cui vale davvero vivere la vita, rintoccano come campane di paese a festa anche dopo essere andati via. Dopo essere partiti per viaggi sconosciuti e senza alcuna meta. Senza mai fermarsi, durante il giorno e durante la notte. Nei momenti bui e in quelli con più luce. Sono i cuori eterni, a prova di intemperie e nemici del tempo. Sono essi i custodi del vero e unico amore: quello di mamma.
Composto lunedì 25 gennaio 2016