Scritto da: Deste
in Diario (Sentimenti)
Le ore trascorrono così lente e il tuo rientro sembra non giungere mai. Poi finalmente rincasi e da lì tutti i pensieri e desideri della giornata prendono il sopravvento. Una cena frugale per poi scivolare nella penombra della stanza e dare finalmente libertà al corpo, spogliarci di ogni inibizione, e tutto comincia a prendere forma, velocità. Le tue mani scivolano sicure sul mio corpo, il ticchettio della tua bocca sulla mia intimità scandisce il lento piacere che aumenta ad ogni mio fremito. Ecco, ora mi copri quasi a non voler farmi prendere freddo e da quel momento il ritmo perfetto e perpetuo del tuo corpo incomincia a penetrare le profondità del piacere e ci trascina in un'estasi, il tempo si perde finché i nostri corpi non giacciono sfiniti ma appagati di aver raggiunto il più sublime dei poveri.
Composto giovedì 22 febbraio 2018