La vita corre veloce. Quante persone riusciranno a capire in tempo cos'è il vero amore?
Composto mercoledì 25 dicembre 2019
La vita corre veloce. Quante persone riusciranno a capire in tempo cos'è il vero amore?
La depressione è una malattia ciclica grave, multiforme, tortuosa, complessa, che nasce molto spesso da un sentimento d'insoddisfazione profonda, dal rifiuto di accettare il fallimento dei propri sogni, delle proprie speranze, dall'incapacità di ridimensionare le proprie aspirazioni o dal non sentirsi all'altezza delle proprie aspettative e di quelle degli altri. È il dramma di chi, vinto dalle delusioni della vita, si chiude disperato in se stesso e decide di spegnere tutte le emozioni per non soffrire più. È il buio profondo e totale dell'anima che, non riconoscendo più se stessa, decide di annullarsi e di non vivere più.
Se non hai una moglie, una sorella, una figlia; se non hai una nonna, una nipote, una zia; se non hai una compagna, una vicina o un'amica, hai sicuramente una madre a cui devi la vita. Ama e rispetta sempre tutte le donne. Sono e saranno sempre per te il dono più bello della vita.
La sofferenza, sia fisica che psichica, è sempre un evento penoso, ma al tempo stesso evolutivo perché ci costringe a fermarci e a riflettere su noi stessi, sui nostri obiettivi e sulla vita che conduciamo. È un importante stimolo al ripensamento e alla ponderazione che, se assecondato senza ipocrisie o cedimenti, può aiutarci a scoprire quella parte nascosta di noi che ci fa paura e che abbiamo sempre evitato di conoscere.
Il vero dramma della vita non è la sofferenza in se stessa – evento penoso che, prima o poi, tocca a tutti – quanto il fatto di soffrire e tormentarsi senza sapere il "perché", senza riuscire a capacitarsene e, di conseguenza, senza essersene fatta una ragione.
Non serve piangersi addosso per le sfortune che ci sono capitate, e neppure addossare ad altri colpe e responsabilità che ci appartengono. Valutiamo, invece, con rigorosa onestà il nostro comportamento, le nostre malsane abitudini, gli sbagli e gli errori commessi, in modo da poter decidere sin da subito di comportarci in maniera totalmente diversa rispetto al passato. Questa decisione servirà a porre le basi per un futuro migliore, non soltanto meno tormentato e dolente, ma anche più sereno e appagante.
Tutte le vicende che accadono - sia quelle che ci riguardano direttamente, sia quelle che non ci vedono coinvolti - sono sempre per noi vie di apprendimento, molto spesso prove non facili da affrontare, ma siamo qui per imparare, e dobbiamo farlo con umiltà, pazienza e coraggio. Nel nostro personale percorso evolutivo, la vita - maestra di saggezza e di lungimiranza - svolge un ruolo non solo utilissimo, ma anche determinante perché ci ripropone infinite volte quelle lezioni – solitamente le più importanti - che non siamo ancora riusciti ad assimilare o che rifiutiamo di far nostre.
Quando l'istinto di sopravvivenza si affievolisce e poi si spegne, la vita perde amore, per se stessi e per gli altri, attrattiva e bellezza. Quando ciò accade, si ha l'impressione che sia diventata tanto inutile e vuota da perdere ogni suo valore e non contare più nulla.
Vivere consapevolmente vuol dire: bandire le certezze dalla propria vita; mettersi sempre in discussione; non giudicare gli altri e non dare mai nulla per scontato.
Viviamo ormai da decenni in un contesto sociale in evidente stato di decadimento e involuzione, in un sistema di relazioni interpersonali e rapporti umani in cui prevale la quantità – di parole, di esternazioni, di oggetti, di beni, – invece della sostanza e della qualità. In una simile situazione di degrado morale e sociale, viene di conseguenza premiata la menzogna invece della verità, l'arroganza invece del rispetto e dell'educazione, l'inganno invece dell'onestà. In questo circo degli orrori - tra promesse tradite, tecnicismi frenetici e bulimie di vacuità – dove ogni cosa appare artefatta, finta, artificiale, è necessario invertire subito rotta e riassegnare alla nostra vita – ma anche a quella degli altri – il valore che veramente ha.