La sensibilità accarezza gli occhi piano, dolcemente,
fino a baciare l'anima
imprimendo il suo splendore
intenso nel suo olezzo
nell'essere di chi l'ammira.
Composto martedì 15 febbraio 2022
La sensibilità accarezza gli occhi piano, dolcemente,
fino a baciare l'anima
imprimendo il suo splendore
intenso nel suo olezzo
nell'essere di chi l'ammira.
Cosa sarà mai?
Sentire parole
che prendono
forma colore e un nome
è un'esplosione musicale
che assomiglia
ad un incantesimo
che si inarca
in sorriso d'emozione
nel cuore,
un giro tondo
in mezzo a questa sala
ove volteggio leggiadra
tra le mille farfalle
colorate e immaginarie
che mi fanno da coro
in questo cuore,
che impazzito batte controcorrente alla luce
del sole,
cosa sarà mai?
Amor per te?
Un Tronco In Amore
Le foglie arlecchine
secche e bronzee
cadute per mano
del tempo che soffia
il freddo inverno,
si sgretolano tra le mani
dove rispecchio
il mio amore
nel mio malumore
che fa l'amore
col mio crepacuore
ai piedi del mio legno!
I rami disadorni
di speranze in fiore
e stelle luminose
si spezzano da questo albero che cade spento
e solo al suolo
reciso dal destino inesorabile
senza mostrarmi
alcun sorriso alcuna carezza
per rialzarmi ancora
con un pugno d'illusioni!
Un uomo muore dentro
al suo tronco di legno
fatto di carne ossa e amore,
al vento gli racconta
la favola dell'amore
nel silenzio del suo frastuono
sul terriccio a malincuore!
Non vi è ardore
negli occhi e nel cuore
ne all'orizzonte e ne impronte
per ricordarlo nel terreno
di quel suo giardino fiorito
di rose d'amore...
d'amore in amore
che non son per me.
Guardami Con Occhi Nuovi
Guardami,
mentre ti accarezzo amorevolmente
con il mio bene che ti voglio!
Guardami come
non hai fatto mai
con nuovi occhi,
occhi di un altro tipo d'amore!
Sono per te,
quel lampo luminoso
e tuono imponente
squarcio nel buio pesto
che ti meraviglia
in un secondo
per poi svanire!
Sono per te
quella lacrima rugiada
sui petali del tuo cuore
che ti intenerisce l'essere
per poi lasciarti secco
una volta dissolta!
Sono per te,
quelle stagioni senza tempo nelle clessidre
che ti sospendono felice
nel cielo terso da nembi,
quando io cammino
a piedi scalzi
intessendo radici
per la via del mio vivere.
Sono per te,
quel rogo di fuoco
che ti brucia i sensi
quando mi pensi
ma non ti scalda perennemente
le tue membra!
Sono per te,
quella più bella stella
brillante tra le tante
che ti rapisce lo sguardo
ma non sempre ti guardo!
Sono per te,
quella incessante pioggia
di pure emozioni
che scivola percorrendoti
il corpo mentre ti lava l'anima donandoti estati,
quando il mio obbiettivo
è raggiungere un altro
inesplorato nuovo posto!
Sono per te,
quella alta marea
onde impetuose
colme di passione
che investe la tua voglia
di avermi tua,
ma non combacia con la mia!
Sono per te,
la tua sfida col destino
per vincermi come premio
fatto di oro e cristallo,
ma per te non sono in gioco!
Sono per te,
quel tuo rosaio
olezzo di voluttà
tinto di porpora in velluto come le lenzuola che vorresti disfare insieme a me,
mentre io vorrei
solo piegarle!
Sono per te,
quella spada di giustizia rendendoti forte nelle tue lotte con la vita,
mentre ne consegue solo
la mia sconfitta!
Sono per te,
quel tuo soave
Angelo di salvezza
quando in un orecchio
ti sussurro dolcezza,
mentre non apro
le mie ali per amore per te...
e ancora sono,
sono ancora tante altre cose per te, ma non per me!
Ti prego adesso
guardami,
guardami con altri occhi
con occhi nuovi
aperti al volto della verità,
la realtà che svela ancora
che nella vita vi sarà ancora
chi col suo miele
ti cospargerà
le labbra e il cuore,
chi col suo amore
sarà balsamo
per la tua bramosia d'amore!
Chi ancora arriverà
per starti accanto,
e non soltanto nei sogni!
Chi nelle sue splendide sembianze
meravigliosa creatura sarà tuo paradiso terrestre...
Quello che non sono
e sarò mai, io.
Sogni infranti sull'acredine erba in un sol colpo, ove gli occhi spenti non ammirano più lo slancio dell'amore ma il clangore della sua morte.
In ogni versicolo del cuore il sapore della vita effige le sue emozioni su quel incartapecorito del tempo come pellicola di un film, geroglifici ideografici dell'anima racchiusi nel suo profondo universo, complesso da decifrare e perorare da occhi estranei.
La solitudine narra le sue ragioni, ma il cuore altrui non sa ascoltarla se la loro mente è adombrata nel silenzio dell'indifferenza.
Per Te
Per te
ricamerò dei giorni fertili
sulla bianca tela del tempo
affinché fecondi amore puro
che respirerai nel mio essere
devota a te che sei mia vita,
devota al cuor tuo
colmo di petali di rose quando mi ricopri dal gelo dell'incertezza quietandomi.
Nella volta celeste nasceranno danzanti stelle
decantando intorno al sole
il nostro peculiare amore,
quando si scalda all'ardore.
Sol per te chiuderò gli occhi
alla voce della ragione
percorrendo le impervie vie
che fanno da ostacolo
alle nostre mani congiunte,
e semi su di esse spargerò
semi di coraggio affinché
ne nascano sfavillanti roseti,
olezzi di speranza d'amore
nel sacrificio compiuto per te.
Solo l'indifferenza coltiva tacite parole che non hanno un sentimento pulsante in un entougare destinato a soccombere al suo adiaforo vocio vuoto impersistente,
verbi inesistenti!
Al contrario dell'amore,
che intesse incessantemente ricami di note germinate in emozioni, parole cantate al mondo per cingere il fato tra esseri vibranti che si amano incessantemente nell'atmosfera che sa espanderlo nel loro cuore intrecciando il loro linguaggio universale in un unica inclinazione ossia...
l'amore.
Rizoma Di Rinascenza
Movimento tellurico
nel cuore,
marea di negative
foschie torve,
moviole rarefatte
a intermittenza nell'anima,
copiose lacrime sorde cristallizzate,
polline gridellino
nel vento di bufera,
petali di fiori innocenti
strappati dispersi
sul terreno mescidato
con zolfo,
steli spezzati con mano
unta di bile guizzante,
ricordi schiaffeggiati
dal baleno del dolore
sull'altalena della
mia vita!
Ma a che serve il lamento
se lo ascolto solo io?
A che serve piangere
se lo ascolto solo io?
A che serve stare male
per soffrire di più?
Alzerò lo sguardo
verso il futuro
e ricomincerò da capo!
Nel ruggito del nuovo io
riflesso nel cercare
la mia vita vergine
nel rinascere
su policromi arcobaleni
di rugiada sfavillante,
che vale più
di questo salto nella fossa dove i leoni del duolo
non aspettano altro
che divorarmi boccheggiante!
Mi alzerò dal suolo di zolle,
mi asciugerò il viso
con raggi di stelle
e accosterò la mia figura
a unguenti ai fiori di bach.
E volitiva uscirò
dalle parentesi
che mi sostano
legandomi al nodo
del tempo annientandole,
abbraccerò giulivo
il domani come
se fosse la prima volta
e rincorrerò la mia essenza, che vale più
della mia assenza
in questa astratta sospensione del mio essere
che imprigiona solo
la mia volontà
di rinnovare il mio fato in
rizoma di rinascenza.