Scritto da: Linda Reale Ruffino
in Diario (Sentimenti)
Che ossimoro!
Sei assente, ma presente
più che mai.
Mamma.
Composto giovedì 24 ottobre 2019
Che ossimoro!
Sei assente, ma presente
più che mai.
Mamma.
Abbiamo perso il senso della realtà, della vita, dell'onore e del rispetto! Viviamo di lusinghe e di apparenza, parliamo di pace e ci facciamo le guerre anche in famiglia, parliamo di solidarietà ma non alziamo un dito per aiutare gli altri, colpevolizziamo ma non guardiamo le nostre colpe, pretendiamo rispetto ma non sappiamo rispettare e puntiamo il dito contro gli altri accusandoli! Punto il dito contro contro me stessa per non riuscire più a tollerare questa gente. Dio mi perdoni, ma non riesco più a conservare la pazienza e preferisco di gran lunga la solitudine piuttosto che la vicinanza con questo tipo di persone.
La tua pace interiore inizia quando gli altri finiscono di interferire con la tua vita.
Troppi puntini di sospensione... quando sarebbe più facile metterne uno solo, fermo.
Un atto di carità porta sempre a delle rinunce... il nostro tempo qui non è infinito e serve capire come impiegarlo nel modo migliore. Dove gli altri non arrivano a rendere più vivibili le vite di qualcuno, proviamo noi a tendere una mano.
Che ne sanno gli altri della vita della sorella di un disabile grave? Che ne sanno della sofferenza per la malattia e la perdita di un genitore che per quel fratello rappresentava il mondo? Che ne sanno della paura del futuro e che ne sanno della rabbia per tante risposte mancanti? Che ne sanno del senso di impotenza di fronte alle ottusità di chi vuole convincerti su cosa è meglio per lui senza cognizione di ciò che è la sua vita? Che ne sanno gli altri di quanta forza ti sei fatta venire fin da bambina per essere "perfetta" e sorridere sempre pur di non dare ulteriori dispiaceri ai tuoi meravigliosi genitori? Già... non sanno proprio niente, vedono solo che bella persona sei, ma non sanno quanto ti è costato diventarlo e quanto ancora ti costi ancora oggi... resilienza, punto.
Chi si rialza è più forte di chi non è mai caduto. Sta a noi scegliere se rialzarci e riprendere in mano la nostra vita o lamentarci facendoci sconfiggere dal nostro abbattimento.
Come vorrei che il sole esistesse davvero per tutti, soprattutto per certe anime innocenti che non lo hanno mai conosciuto.
Pensieri senza un come né un perché!
Chi può dire quando era giusto che te ne andassi?
E chi può dire quanto era giusto lasciare così presto quella parte di te che rinasceva ogni giorno al tocco gentile della tua mano?
Noi, elaborato un lutto, viviamo e ricordiamo con amore chi abbiamo perso in questa vita,
ma chi quotidianamente soffre, nell'inconsapevolezza dei perché, non elabora, non vive, solo sopravvive, orfano anche di lacrime che non conoscono vie d'uscita.
Mi addentro senza paura nella fitta foresta di alberi incisi dagli innesti che li hanno trasformati.
Mi ci vorrà del tempo per uscirne ma in fondo scorgo il sole, ne sento già il tepore.
Sarò in grado di amare quei rami strapazzati che ondeggiano sotto il peso del vento e sarò in grado di curarli come parte di me.
Porto con orgoglio i segni delle ferite e il sigillo della corazza che mi è stata donata per difendermi e vado avanti.