Scritto da: Lorenzo Bartolomei
in Diario (Quotidianità)
Per immergersi nel Surrealismo, spesso non è necessario leggere una poesia di Brèton, vedere una scultura di Mirò o un film di Buñuel. Talvolta basta semplicemente vivere delle situazioni con determinate persone, in determinati contesti (seppur il contesto non sempre sia influente), per poterne essere facente parte quanto i suoi massimi esponenti. Non tanto come creatori di un qualcosa, bensì come "Opera d'arte" vivente, spesso contro la propria volontà, del suddetto Movimento.
Composto domenica 22 novembre 2015