Scritto da: Luca Luchino F.
in Diario (Sentimenti)
Che sia l'amore a generare un cuore, non un cuore a stimolare l'amore.
Composto martedì 14 maggio 2019
Che sia l'amore a generare un cuore, non un cuore a stimolare l'amore.
Nulla può mutare nell'anima, cambia il modo di seguire il cuore, con la direzione che ti porta una nuova foglia, una nuova conchiglia un nuovo orizzonte: l'amore.
Ci sono momenti che penso a Noi, immagino piccoli istanti d'amore, come abbracci quando uno dei due ha paura del domani.
Ci sono viaggi nel tunnel dell'amore dove tutto è bello. Ma il viaggio più indescrivibile e più intenso l'ho fatto a occhi chiusi, immobile. Pensando a te.
L'amore è spogliarti lentamente dei petali, di quel fiore triste che vive in te, per poi toglierti dolcemente le spine che hai nel cuore, per cancellare quella parola "non credo più nell'amore".
Vorrei darti tutta la mia ricchezza anche se di ricco non ho niente,
Voglio essere un Re, con te voglio un impero e regnare insieme a te.
Tu sei una Regina, la mia Regina,
corriamo insieme verso l'infinito della vita.
Ci sono sere che vorrei adagiarti sul mio letto e riprovare le stesse emozioni rivivendo sensazioni che abbiamo provato. Solo il suono della nostra voce quando i corpi si fondono e le mani si confondono, il desiderio, quel desiderio chiamato Amore volerà oltre le stelle in una notte d'estate.
Io ti ho conosciuto un sabato sera, e i tuoi occhi profondi e limpidi hanno incontrato i miei, mi hai portato ad averti al mio fianco per pochi istanti, istanti di emozioni e di serenità che mi trasmettevi. Poi le nostre anime si sono avvicinate fondendosi in un unica sola emozione troncata da un qualcosa che non ci apparteneva ma che ci ha fatto incrociare. Poi ti ho detto devo andare, e il bacio datomi sul mio viso ha interrotto le emozioni facendo avanzare un brivido in tutto il mio corpo. Dopo pochi giorni ti ho cercata, trovata, vissuta, e li ero al settimo cielo! Ora che vivo queste emozioni, voglio andare in fondo a Noi, e sfidare il destino che ci ha messo parallelamente sulla strada delle anime che si cercano.
Nel mio cuor dubitoso sento bene una voce che mi dice: "veramente potresti essere felice". Lo potrei, e oserò.
Un altro giorno senza la tua voce... un altra notte arriva e il pensiero di te, verso il sonno mi accompagna... vorrei guardarti e per una volta sentirmi felice... ma la tua assenza pesa, una calda lacrima il volto di un bambino mi bagna... come un rituale sacro ormai, dai miei pensieri mi lascio trasportare... penso a te, a noi... a ciò che potremo essere, quel che vorrei...