Scritto da: Matteo Falcone
in Diario (Sentimenti)
Ai graffi da accarezzare, al caos calmo. Nel disgustoso piacere di perderci, balleremo sotto la tempesta, nel tempo infinito dell'amore.
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Ai graffi da accarezzare, al caos calmo. Nel disgustoso piacere di perderci, balleremo sotto la tempesta, nel tempo infinito dell'amore.
La guardava come si guarda un'opera d'arte, con lo stesso stupore e piacere di quando si ha il cuore traboccante di amore. E sapeva che l'avrebbe fatto ancora, per tutto il tempo davanti.
Sarà un'unica volta per tutte le volte che si incontreranno. Così che il tempo avrebbe fatto a meno di loro, così che loro si sarebbero dimenticati per sempre della sua esistenza.
È il mare che in quel paio di occhi marroni vedeva. E allora chissà come sarebbe stato il paradiso. E chissà se anche da lì, un giorno, si sarebbe riuscito a vedere, il mare.
Aveva una bellezza che profumava di poesia. Ma non una qualunque, no. Lei era l'unica, e la prima, e l'ultima che avrebbe voluto imparare, e ricordare. Per sempre.
Non desiderava altro che abbandonarsi tra le sue braccia, addormentandosi in un abbraccio che profumava d'infinito.
Una sola vita. È questo quello che abbiamo. Una vita soltanto per dimostrare a noi stessi che possiamo essere infinito. E non importa che saremo come tante orme sulla spiaggia che il mare presto o tardi cancellerà. Questo, è inconfutabile. Ciò che conta davvero sarà il modo in cui quei solchi verranno creati. La forza, la caparbietà nello sprofondare e rialzarsi. Magari, spiazzando la marea. Incantandola.
Era l'unico che riusciva a penetrare in quegli occhi. A comprenderli, a scardinare una delle difese più imperiose del pianeta. Lo sapeva, in fondo. Li avrebbe portati con sé, ovunque, per sempre, senza mai dimenticarli. Nonostante tutto, nonostante tutti.
- Credi ancora in Babbo Natale, ragazzo?
- Crede ancora negli esseri umani, signore?
Più che l'astronauta avrebbe voluto fare lo scrittore. Da sempre. E magari arrivarci comunque su un altro pianeta, usando al posto di una navicella spaziale una minuscola e spuntata biro blu.