Scritto da: Monika Jaci
in Diario (Sentimenti)
Siamo come stagioni che passano e, quando tornano, non sono mai come quella precedente.
Composto mercoledì 1 marzo 2006
Siamo come stagioni che passano e, quando tornano, non sono mai come quella precedente.
Come sono lontani quei grandi sogni di bambina, per chi è grande.
Per me sei qualcosa che non ha confine, un infinito senza fine.
A volte se i tuoi occhi non vedono devi solo cambiare il modo di guardare.
Le persone "speciali" sono quelle che ti comprendono, sono quelle persone che ti leggono dentro e che sentono i tuoi pensieri, e che sono capaci di regalarti con un gesto quella serenità, la felicità che avevi dimenticato, sono quelle persone che non ringrazierai mai abbastanza per averle incontrate sul tuo cammino.
Dannata mente, sei la mia dannazione, non smetti di cercare quel pensiero che ha dannato la mia anima.
Non sono una mendicante, non elemosino amore.
Lei, indomabile, spesso irraggiungibile e distaccata. Il suo sbraitare è accompagnato dai suoi lunghi silenzi, ribelle al punto giusto, la sua fragilità la tramuta in forza interiore, tanto da essere definita forte. Donna di carattere, pronta sempre a ribellarsi a tutto e a tutti, fuori femmina, dentro donna; una di quelle donne che se cadi riescono a farti rialzare. Una donna così anche se la vuoi allontanare non è facile da dimenticare, la odi e l'ami allo stesso modo, ma non riuscirai a togliertela dalla testa perché una donna così ti entra dentro.
Io non vivo di "se", di "ma" e di "forse", io vivo di "ci provo". Mal che vada ci ho provato, perché io non mollo mai.
Io che sapevo ridere di tutto, della vita, dei guai, di me. Solo di una cosa non sapevo ridere: dell'amore mi faceva piangere.