Scritto da: Paolo Spagnuolo
in Diario (Sentimenti)
Quale padre non vorrebbe esserci in questo giorno così importante per la sua piccola donna, non compiacersi dell'eccellente risultato raggiunto, non fregiarsi d'orgoglio per la splendida figlia. Seppur la vita ingrata fu nei miei riguardi, io figlia mia do voce a chi ho sempre amato, come amo te. Non pensar che io sia lontano, neppur solo per un momento, da quassù io vedo e sento, gioisco e piango. La mia mano è sempre tesa, ti sfioro, ti accarezzo quando dormi, leggo, ripeto con te. Oggi faccio festa, piccola mia, il banchetto è pronto, i commensali pure, la tavola è imbandita, colorata, tanti fiori, girasoli, tulipani e le mie ortensie. Tutto deve essere perfetto come ora là da te, grazie a mamma, tutto è. Una cosa voglio dirti, figlia mia, magari altri te l'han già detto, ma io da padre sento e devo. Questa è la partenza, non l'arrivo, la vita vera inizia ora, le difficoltà, le paure, sono lì, dietro la porta, tu sii forte, combatti; cadrai, ma sii pronta a rialzarti, niente mai sarà perduto. Ricorda bene questo: nella vita, niente è più importante della vita stessa, il percorso, gli ostacoli, le vittorie, anche le sconfitte, sono sempre e solo parte di essa; ciò che veramente vale è vivere. E io questo lo so bene. Quando dovrai scegliere, scegli, non aver paura, mai avrai la controprova. Sii forte nelle avversità e dolce nelle attese, la buona ansia e la speranza guidino i tuoi sentieri. Nel bisogno chiamami, urla se necessario, io mi farò sentire, vedere, e seppur non riuscirai avrai il modo per capire. Sempre ci sarò, per te e per laltra parte di me. Auguri, figlia mia, la vita ti sorriderà, stanne certa, sei brava, bella e intelligente. In te e lidia ho realizzato la mia missione, in questo giorno raccolgo anchio, con mamma, i frutti della mia esistenza, seppur mancata nel bel mezzo. Porta sempre con te la mia immagine, i nostri ricordi, le nostre risate, i giorni belli. E scusa se talvolta ho sbagliato, ma errare è umano, non appartenevo ancora a questa vita. Il tuo babbo. Da quassù.
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