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Scritto da: Pidiesse
Non aspettare. La vita è tutto ciò che accade mentre l'aspetti e così la si lascia sfuggire, non la si afferra. Non aspettare e vivi. Passi il tempo a sciorinare degli interrogativi e qualche volta vedi arrivare le risposte che hai così affannosamente e a lungo ricercato, e ti senti finalmente libero dall'insoddisfazione, ma ecco che sei sulla via ponendoti un'altra domanda. La più grande magia consiste nel non sfidare le cose dubbie, ma nel lasciarsi vivere, lasciarsi scegliere dalle cose. E morire nella contemplazione di queste, per ciò che esse sono.
Può accadere che la foga di sentirsi grandi e padroni del proprio tempo ti persuada d'essere l'esattore del tuo futuro, tanto non ci sarà mai qualcuno a convincerti del contrario, ma le coincidenze, le occasioni e le strade del tuo cammino non sono il frutto del tuo volere, a meno che questo non coincida con "uno più grande". Ma se il tuo volere, per quanto tu possa concentrare ogni forza nel compierlo, non dovesse corrispondere a "quello più grande", allora ogni affanno dovrà esser vano, perché non conta ciò che vuoi se per volerlo sarai stato comandato. Per ciò ti dico vivi, perché le tue carte sono state già mischiate, prima ancor che il mondo potesse concepirle.
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    Scritto da: Pidiesse
    Farà bianco nei capelli ma non sarà colpa della neve che ami, avrai speso tutti i soldi che oggi fanno gola alle donne con cui te la fai, calerà la vista e dimenticherai come si può mantenere l'equilibrio su di una vela; un giorno le orecchie faranno fatica ad ascoltare profondamente un suono, quello leggero del mare, senza cui oggi non sai stare, sarà la prima melodia che perderai per sempre, le dita saranno lente e non potrai più disturbare quella chitarra con cui ti piace far poesia... Dimenticherai ogni nozione sui satelliti o sulla fisica quantistica, rendendo quasi vani tutti quei giorni passati sacrificando tempo nello studio disperato. Un giorno non potrai neanche più guidare, arriverà anche quello in cui non potrai più prendere un treno o un aereo e allora ti sentirai morto dentro, perché dovrai rimanere in una casa, intrappolato dal tuo passato pieno di meraviglie, e mangiato dal rimorso che neanche quel passato in apparenza perfetto hai mai goduto a pieno, perché preoccupato di progettare in ogni dettaglio e particolare il tuo futuro. Futuro che ti sei lasciato sfuggire, perché, manchevole di umiltà, hai creduto di possederlo pienamente nelle tue mani ed hai stretto troppo i pugni, lasciandolo fuggire dai lati.
    Imprigionato nel divertissement più puro, nella costante ardua impresa di correre col progredire sociale e volerti sentire il padrone dei luoghi del mondo e del tempo, hai dimenticato, negli anni di vigore fisico e della mente, di coltivare l'unica arte che rende le persone felici: quella dell'amore. D'altronde ti è sempre sembrato più facile, quanto appagante, mascherare l'immensa solitudine, che ti divora giorno per giorno, amando te stesso più che ogni altra cosa.
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