Post inseriti da Silvia Nelli

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Scritto da: Silvia Nelli
In troppi pensano che per rendere felice una donna bisogna riempirla di regali, farle fare una vita adagiata, essere sempre presente, non dimenticare nulla e non scordare mai una ricorrenza. Quante volte ho sentito qualcuno pronunciare la frase: "per rendere felici voi donne basta aprire il portafoglio". Poveri stupidi! Per rendere felice una donna basta rispettarla anche quando una qualunque vi offre un'ora di tempo tra le sue gambe. Basta fare in modo che possa sentirsi speciale esattamente come il giorno che l'avete scelta; sempre ammesso che per voi sia stata una vera "scelta". Basta amarla con semplicità, avere un pizzico di comprensione e ogni tanto magari ascoltarla. Perché una donna che si sente amata nelle cose più semplici amerà i vostri difetti, le vostre dimenticanze e farà di voi il suo re senza sottrarvi il vostro regno!
Composto martedì 6 dicembre 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Avrei voluto portarti a fare un giro in posti straordinari... non per le strade del mondo, ma dentro di me. Un giro tra le pieghe della mia anima dove io nascondo le cose migliori. Avrei voluto mettessi via un po' di quel tuo "punto di vista" per vedere anche solo per poco il mondo con il mio di "punto di vista". Avresti capito molte cose, avresti visto cose che nemmeno immagini e ascoltato tante di quelle cose che mai hai sentito. Avrei voluto tante cose, ma l'ultima che volevo era capire che di fronte a me avevo qualcuno incapace di viaggiare dentro le persone, del resto per farlo serve coraggio. Un coraggio che tu non avevi, come non hai mai avuto la capacità di capire, vedere e ascoltare qualsiasi cosa derivi dall'anima umana.
    Composto martedì 6 dicembre 2016
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      Scritto da: Silvia Nelli
      È facilissimo pensare a ciò che ci manca, a tutto quello che non ci viene dato e non ci è stato concesso. È qualcosa di semplicissimo sapere cosa si vuole e come lo si vuole. Un po meno facile è pensare a cosa facciamo mancare agli altri prima di pretendere ciò che non ci viene dato. Meno semplice è capire cosa vorrebbero gli altri e/o come lo vorrebbero prima di imputare la pretesa di ciò che vogliamo noi stessi. Quanto vi è facile puntare il dito e dire "tu hai... tu non sei... tu non hai"... questo atteggiamento fa viaggiare su un binario egoistico che impedisce di vedere che spesso molte cose arrivano non per per "colpa" di qualcuno "esterno", ma semplicemente perché non siamo stati in grado di vedere, di ascoltare e di mettere un solo secondo in secondo piano "il nostro"! Questo succede quando quel fatidico "tu hai... tu non sei... tu non hai"... parte prima del "fammi fermare e riflettere un attimo... forse non ho capito un cazzo"!
      Composto lunedì 5 dicembre 2016
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Eri patetico ogni volta che inventavi scuse per coprire i tuoi errori. Eri squallido ogni volta che giustificavi le tue azioni attribuendone la colpa agli altri. Eri vergogna ogni volta che senza pudore facevi la vittima della situazione di cui invece eri il carnefice. Tu sarai anche fiero di ciò che sei, ma se fossi in te mi guarderei bene dentro perché le belle persone non giocano, ma si mettono in gioco! Questa è la differenza!
        Composto domenica 4 dicembre 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          Prendete il vostro dolore e gettatelo esattamente dove la persona che ve lo ha procurato ha gettato i vostri sentimenti... alle spalle! Poi tornate indietro a riprendervi tutto ciò che di bello gli avete dato e passateci sopra esattamente come hanno fatto loro quando hanno calpestato i vostri sentimenti per andare ad illudere il cuore successivo.
          Composto sabato 3 dicembre 2016
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            Scritto da: Silvia Nelli
            Opinione: qualcosa che arriva da chi ti vuole bene e con amore e rispetto ti fa notare eventuali errori che puoi aver commesso. Qualcosa che anche se non concordante con il tuo pensiero è gradevole e da tenere in considerazione.
            Consiglio: parole che giungono da chi con amore trova il modo di aprirti gli occhi e farti vedere quanto la strada da te scelta possa essere sbagliata. Sono veri e propri atti di affetto e protezione da valutare sempre attentamente.
            Giudizio: è tutto ciò che viene sparato a zero senza conoscere né situazioni... né persone. Parole piene di superficialità verso coloro che probabilmente stanno un passo avanti. E parlano... parlano... pronunciando parole che; colui che le esprime può tranquillamente tenersi per sé e chi le riceve può tranquillamente e con serenità lasciarle nello stesso posto da dove sono derivate.
            Composto venerdì 2 dicembre 2016
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              Scritto da: Silvia Nelli
              Caro babbo Natale, a scriverti questa lettera è una persona come molte altre che pensa che era tutto più semplice quando era in te che dovevamo credere. Non ti scrivo per ricordarti che regalo mi piacerebbe ricevere, ma lo faccio per chiederti se la notte di Natale puoi leggere queste righe al cuore di tutte le persone che sono come me, un po deluse. Di a tutte loro che non sono sole. Digli che ci sono ancora tante cose da guardare con lo sguardo stupito e il cuore colmo di gioia. Ricorda ad ognuna di quelle persone che gli sguardi e gli abbracci dei loro figli non hanno prezzo. Che la presenza a tavola di una madre e di un padre in questi giorni di festa ha un valore inestimabile. Se la vita le ha private del dono di essere genitori o troppo presto gli ha strappato i propri si guardino attorno, ma non troppo lontano e vedranno con stupore che il "bene" sta li vicino a loro, perché c'è sempre qualcuno che ci vuole bene. Perché a volte la vita impone ritmi paurosi e magari ci sono sfuggite tante piccole cose, le più banali, le più semplici, ma decisamente le più importanti. Vorrei portassi ad ognuno di loro una piccolissima luce, da essa non ricaveranno niente nel momento in cui la riceveranno, ma se nell'anno che verrà sapranno alimentarla con tante piccole cose, quelle piccole cose giuste... potranno con essa, una volta diventata più grande trovare la giusta strada verso la serenità. Vorrei vedessero quella piccola luce che gli donerai come quella "stima di se stesse" che hanno perso... alimentarla, farla diventare più forte farà in modo che tutte quelle persone tornino a credere che "possono farcela" e torneranno ad avanzare. Adesso più sicure e più forti noteranno meno le persone "sbagliate", saranno più veloci nel lasciarle dietro e magari noteranno di più anche quelle "giuste"! Caro babbo Natale, c'è ancora del buono in questo mondo. C'è ancora del bene in mezzo a tanto male, per favore aiutami a riportarlo alla luce. Con affetto... un "bambino" cresciuto.
              Composto lunedì 12 dicembre 2016
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Il mondo di fronte ai miei occhi appare deluso, sfiduciato... a tratti inferocito. Vedo spavalderia e prepotenza essere diventata normalità e chiamare "stupidi" o "deboli" coloro che ancora vantano una degna gentilezza. Vedo un mondo finto e privo di valori... fatto di corse all'ultimo respiro per le cose materiali e persone calpestate, ferite e bisognose lasciate in un angolo ignorate dal mondo intero. I miei occhi vedono cavalieri pronti a morire per finti re e donne umiliate, usate e anche uccise. Poi spostando il mio sguardo leggermente oltre, vedo un mondo fatto di persone all'apparenza piccole che avanza con grande dignità. Camminano unite, compatte, mano nella mano e portano alto uno striscione che dice: "noi non intendiamo cambiare"! Le vedo ferite, dispiaciute, con sguardi duri, ma fieri. Hanno lacerazioni del'anima ben leggibili nei loro occhi, gli è stato tolto tutto quasi, ma sono in piedi e ancora avanzano. Questa è la parte di mondo a cui appartengo, quella parte di mondo che sento mia... questa è la parte di mondo che ancora riesce a strapparmi un sorriso, una speranza e la voglia di lottare. Questa parte di mondo è fatta di quelle persone che non rinunceranno mai ai loro valori per una convenienza. Loro amano restare umili perché sanno che anche più lentamente, anche con fatica e a pezzi sapranno arrivare al traguardo e prendersi il posto che gli spetta! Perché questo mondo prima o poi deve tornare in mano ai "giusti"!
                Composto martedì 29 novembre 2016
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  Ho avuto comprensione nei confronti di alcune persone e ci ho messa tutta me stessa e la mia buona volontà per capire il loro modo di pensare, di agire e di rapportarsi con il mondo e con me. Poi mano mano che il tempo passava capivo che poco avevo da spendere in tempo, energie e comprensione. I rapporti non vanno avanti se capisco, se ti dedico tempo e se sono presente... i rapporti durano quando ci capiamo e quando ci doniamo tempo e presenza.
                  Composto lunedì 28 novembre 2016
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    A volte ti domandi il perché di molte cose, ma le risposte non ci sono, non le trovi e non arrivano. Ti domandi perché siamo costretti ad impiegare la maggior parte del nostro tempo a difenderci, a giustificarci e a spiegarci. Viviamo in uno stato perenne di diffidenza verso chi si avvicina, verso chi abbiamo di fronte. Parliamo, giudichiamo e spesso non capiamo. Per non perdere le persone, troppe volte le rincorriamo adeguandoci al "meglio" che ci viene concesso. Perché mi domando io!? Arriverà mai il giorno in cui incontreremo qualcuno con cui lasciarci andare completamente e in assoluta libertà. Qualcuno con cui essere noi stessi al cento per cento senza sentire il bisogno di difenderci per ogni pensiero, gesto o reazione. Qualcuno con cui poter piangere liberamente, ridere senza problemi e soprattutto qualcuno con cui poter esprimere il nostro pensiero, quello vero e sentito senza la paura delle conseguenze, di una reazione di troppo o di un giudizio affrettato. Perché se sei pulito e dall'altra parte c'è fiducia non può esserci aggressività, ma deve esserci comprensione. Qualcuno che si soffermi un attimo sulle nostre parole e guardi oltre e cerchi di capire attraverso di esse da dove sono derivate, senza sparar subito a zero, senza farti sentire stupido o sbagliato. Quel qualcuno che non pensa che il tuo pensiero sia frutto della tua stupidità o della manipolazione di qualcuno, ma che capisca a pieno o che almeno ci provi. Qualcuno che magari sia anche pronto a mettersi in discussione perché potrebbe esserne il responsabile. È più facile scaricare le colpe altrove, trovare pretesti e non assumersi le responsabilità dei propri errori. Sono in troppi ormai ad essere convinti di essere dei "santi" in balia del loro finto "paradiso"! Ricordiamo a tutti che i più "grandi uomini" e le più "grandi donne" la prima cosa che hanno imparato a fare è scendere di uno scalino, sedersi al tuo fianco e ascoltare...
                    Composto lunedì 28 novembre 2016
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