Camminate con educazione e guida contemporaneamente la legalità.
Composto domenica 24 aprile 2022
Camminate con educazione e guida contemporaneamente la legalità.
Prenditi cura della tua felicità.
Te lo devi. Te lo meriti.
Fai un inchino alla dolcezza
ogni volta che avrai la fortuna di incontrarla.
Innamorati, ma mai a metà.
Piuttosto rinuncia.
Se non ti spezza il fiato e le vene
allora lascialo andare.
Se non ti rende libera di impazzire
allora lascialo andare.
Innamorati dei tuoi sbagli.
Della tua solitudine.
Resta randagia
negli occhi e nelle emozioni.
Prendi lezioni di poesia
da chi non alza mai la voce.
Da chi piange per superare un dolore.
Da chi abbraccia per curarsi l'anima.
Da chi affronta la rabbia
e dalla rabbia ha smesso di fuggire.
Lascia perdere i vincitori.
Quelli si sentono eroi.
Scegli gli ultimi. Quelli che nessuno vede.
Sii sempre onesta.
Nelle scelte, nei giudizi.
Dì sempre la verità.
Forse perderai persone, amicizie. Amori.
Forse perderai tutto.
Ma ritroverai te stessa.
Quando resti tu
quando resti vera
sei bella come una canzone
cantata a squarciagola
in macchina di notte.
Sei bella come lei.
Occupati della tua felicità
e delle persone che ne fanno parte.
Tutto ciò che resta fuori
non merita la primavera dei tuoi sogni,
il tuo sole, il tuo coraggio.
Tutto ciò che resta fuori
non merita il tuo tempo.
Sono andato alla biblioteca della vita alla ricerca di due libri:
Amici senza interessi, amore infinito
Mi ha detto: vai al dipartimento di fantasia.
Sulle teste dei bambini quando giocano in campo devono volare palloni non bombe Ucraina fai parte del mondo.
Eppure c'è stato, un tempo, in cui avere la febbre era bello. Era il tempo che profumava l'aranciata, la minestrina in brodo e formaggino, il miele, le pagine dei fumetti per diventare eroi, il bacio in fronte di mamma e di quella certezza di nonna che dopo la febbre saremmo cresciuti un po'.
C'è una bella "leggenda" dei Cherokee riguardo al "Rito di Passaggio". Un padre porta il figlio nella foresta, gli mette una benda sugli occhi e lo lascia lì da solo. Il giovane deve rimanere seduto su un tronco tutta la notte, senza togliere la benda, finché i raggi del sole, non lo avvertono che è mattino. Non può e non deve chiedere aiuto a nessuno. Se sopravvive alla notte, senza andare a pezzi, sarà un uomo. Non può raccontare della sua esperienza ai suoi amici o a nessun altro, perché ogni giovane deve diventare uomo da solo. Il vento soffia forte tutta la notte e scuote il tronco su cui è seduto, ma lui va avanti coraggiosamente, senza togliere la benda dagli occhi. In fondo, è l'unico modo per diventare uomo! All'alba si toglie la benda e si accorge che suo padre è seduto sul tronco a fianco a lui. È stato di guardia tutta la notte proteggendo suo figlio da qualsiasi pericolo. Il padre era lì, anche se il figlio non lo sapeva. Anche nella notte più terrificante, nel buio più profondo, nella solitudine più completa, anche quando non ce ne rendiamo conto, non siamo mai soli.
Io: Ciao Dio.
Dio: Ciao...
Io: Sto cadendo a pezzi. Puoi rimettermi insieme?
Dio: Preferirei di no.
Io: Perché?
Dio: Perché non sei un enigma.
Io: e tutti i pezzi della mia vita che cadono a terra?
Dio: Lasciali lì per un po'. Cadono per un motivo. Lasciali stare lì per un po' e poi decidi se devi recuperare uno di quei pezzi.
Io: Non capisci? Mi sto sciogliendo!
Dio: No, non capisci. Stai trascendendo, evolvendo. Quello che senti sono i dolori della crescita. Ti stai liberando delle cose e delle persone della tua vita che ti stanno trattenendo. I pezzi non stanno cadendo. I pezzi stanno mettendo in atto. Rilassati. Fai un respiro profondo e lascia cadere quelle cose che non ti servono più. Smetti di aggrapparti a pezzi che non sono più per te. Lasciali cadere. Lasciali andare.
Io: Una volta che inizierò a farlo, cosa mi resterà?
Dio: Solo i tuoi pezzi migliori.
Io: Ho paura di cambiare.
Dio: Continuo a dirti: non stai cambiando! Stai diventando!
Io: Diventare, chi?
Dio: Diventare chi ti ho creato per essere! Una persona di luce, amore, carità, speranza, coraggio, gioia, misericordia, grazia e compassione. Ti ho creato per molto più di quei pezzi poco profondi con cui hai deciso di adornarti e ai quali ti aggrappi con tanta avidità e paura. Lascia che quelle cose ti cadano di dosso. Ti amo! Non cambiare! Diventa! Non cambiare! Diventa! Diventa chi voglio che tu sia, chi ho creato. Continuerò a dirtelo finché non te lo ricorderai.
Io: Ecco... un altro pezzo...
Dio: Sì. Lascia che sia così.
Io: Quindi... Non sono rotto?
Dio: No, ma stai rompendo l'oscurità, come l'alba. È un nuovo giorno.
Diventa!
Diventa quello che sei veramente.
Io ho i mei limiti, ricordatevi sempre, che non sono i vostri.
Cosa pensavate che dai carcerati dalle loro terre forgiati senza pudore e moralità, in questo paese di miracoli, Francesco avrebbe convertito la loro dignità?
Non ti perdi nella foresta se ascolti i tuoi passi e ti fermi, in silenzio, ad ascoltare la natura, puoi sentire un uccello o una foglia muoversi o un ruscello vicino, impara a fidarti delle tue risposte.