Scritto da: Veronica
in Diario (Sentimenti)
A te, figlio mio devo sincerità, anche quella dell'errore, con la speranza che ti faccia da scudo alla cattiveria altrui.
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A te, figlio mio devo sincerità, anche quella dell'errore, con la speranza che ti faccia da scudo alla cattiveria altrui.
L'uomo romantico non è colui che si perde in banali smancerie, ma quell'inguaribile sognatore capace di sentimenti d'anima dichiarati negli occhi e di fragilità al sole dell'amore.
Mi aggrappo con disperata ostinazione, alle parole che fanno a botte con le azioni: non sarò mai l'omicida dei miei sogni!
Guardarsi dentro e far pace con le proprie mancanze, non è mai facile, presuppone l'andare oltre se stessi per caderci in profondità con il rischio di non saper più risalirci.
L'amore è casa.
La solitudine vela di malinconia il mio procedere: una costante presenza che rallenta sorrisi senza rubarli, ancor più difficile urlarla al vento che muto, vola lontano incurante.
Un po' di luce cade fuori dalla mia anima e fa spazio a quella che entra.
La malinconia non è altro che la libertà della felicità di apprezzare se stessa.