Certo non all'altezza dell'originale di McTiernan, ma non più mediocre degl'altri sequel del franchise. Incasinato al massimo, almeno cerca di divertire, se non fosse per una trama che coinvolge una discutibile teoria scientifica a favore della neurodiversità: le persone autistiche con qualità savant rappresenterebber'un passo in avanti nel percorso evolutivo umano.