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- Tom: E poi cosa è successo?
- Sole: Quello che succede sempre... la vita.
Tom
dal film "500 Giorni Insieme" di Marc Webb
- Tom: E poi cosa è successo?
- Sole: Quello che succede sempre... la vita.
Cara, non so come dirtelo... ma c'è una famiglia di cinesi nella nostra camera.
- Sole Finn era una donna, statura normale 1.64, peso nella norma 54 kili, piede un po' al di sopra della norma 39 e mezzo.
[Sole Finn poteva essere considerata sotto ogni aspetto una ragazza come tante, solo che non lo era]
[Nell'annuario del suo liceo, anno scolastico 1998, Sole citava il verso di una canzone degli Ellen Sebastian, una band scozzese: "colora la mia vita con il caos dell'inquietudine" l'impennata delle vendite del loro album è un mistero sul quale i discografici si interrogano tutt'ora]
[L'assunzione di Sole da parte della gelateria Daily Frezee coincise con un inesplicabile 212 per cento di crescita del fatturato]
[Tutti gli appartamenti che prendeva in affitto lei, costavano mediamente il 9,2 per cento in meno rispetto al canone di mercato, e nel tragitto casa-lavoro lavoro-casa, totalizzava ogni giorno 18,4 occhiate lussuriose, qualità rara l'effetto Sole, ma che ogni maschio tra pubertà e adolescenza ha provato all'esplodere della primavera almeno una volta nella vita]
[Che Tom Andson potesse esserne colpito in una città con 400.000 uffici, 91.000 edifici commerciali e 3.800.000 abitanti lo si può spiegare soltanto in un modo: era destino]
Non so che fare, da un lato vorrei dimenticarla, contemporaneamente ho la certezza che sia l'unica persona, l'unica dell'intero universo, in grado di rendermi felice.
Posso dire la mia sul gatto? Ecco, è davvero, oh Ronda niente di personale, sia ben chiaro, ma è davvero una stronzata. "Non avere esitazioni", "ce la puoi fare": non è incoraggiamento è istigazione al suicidio. Se puzzola si buttasse senza esitare sarebbe un gatto morto. Sono tutte bugie, siamo dei bugiardi, anche lei. Perché la gente compra i nostri prodotti? Non perché vuole dire quello che prova, ciò che la spinge a comprarli è che non riesce a dire quello che prova o ha timore di farlo. Il nostro lavoro consiste nel toglierla dall'imbarazzo; ma io vi dico che è ora di dire basta. Guardiamo l'America negli occhi o almeno lasciamo che si esprima con parole sue. Ci state? Insomma, guardate. "Congratulazioni ai neo genitori", perfetto, e se fosse "congratulazione ai neo sepolti vivi addio bisbocce per voi è finita"? Prendiamo questo, con tanti cuoricini, so già dove vuole andare a parere, sì: "un buon san Valentino dal tuo principe azzurro... con infinito amore". Ditemi voi se non è un imbroglio. Ecco di cosa parlo. Non sapete nemmeno che significhi amore. Tu lo sai? E tu? E tu? Se qualcuno mi mandasse questo glielo farei ingoiare. Sono questi cartoncini, le canzoni, il cinema ad alimentare la grande bugia, a spezzare il cuore alla gente e noi ne siamo responsabili, io sicuramente. Facciamo un lavoro sporco: noi impediamo alla gente di dire quello che prova, quello che prova davvero, non gli sciocchi stereotipi che qualche furbastro gli ha messo in bocca. Parole come ad esempio "amore" che non significano niente.
Alcune persone sono destinate a innamorarsi, ma non destinati a stare insieme.
Tom aveva finalmente imparato che i miracoli non avvengono. Che non esiste il fato. E nulla è predestinato. Lo sapeva e, mai ne era stato più sicuro. Anzi, graniticamente sicuro.
Se c'è una cosa su cui Tom avrebbe potuto giurare, è che non si possono attribuire grandi significati cosmici e dei banali eventi terrestri. Coincidenze. Era di questo che si trattava, pure coincidenze e nient'altro.
Non c'è giorno in cui tu non mi renda fiero. Oggi, dovevo scrivertelo.
Che Tom Hansen non potesse essere colpito in una città con 400.000 uffici, 91.000 edifici commerciali e 3 milioni e 800 mila abitanti, lo si può spiegare soltanto in un modo: era destino.