Scritta da: Daniela M.
in Frasi di Film » Telefilm
Angelus, nel suo paese natale il suo nome sarebbe una leggenda... se solo avesse lasciato in vita qualcuno per raccontarlo.
dal film "Angel" di Serie TV
Angelus, nel suo paese natale il suo nome sarebbe una leggenda... se solo avesse lasciato in vita qualcuno per raccontarlo.
- Questo è un club privato, parola chiave "privato".
- Se non parli di spacco le ossa, parola chiave "le ossa".
Angel: Non voglio esternare i miei sentimenti, non voglio aprirmi. Voglio trovare l'uomo che ha ucciso Tina e voglio guardarlo negli occhi
Doyle: e dopo?
Angel: Esternerò tutta la mia rabbia.
Spike: quante storie! Quella cosa stava per attaccarti! Era sulla tua schiena cosa avrei dovuto fare?
Angel: chiedermi di girarmi?
Spike: In piena battaglia!? Non c'era tempo!
Angel: A te piace infilzarmi
Spike: Ma! Sono scioccato, scioccato e anche offeso. Io preferisco colpirti con oggetti smussati
Angel: senti ti abbiamo portato con noi perché ci dispiaceva per te
Spike: se non era per me, ti mangiava, smettila di lagnarti.
Spike: Non riesco nemmeno a sbronzarmi. Perché fanno le bottiglie così piccole? È inumano. Sarebbero morti in migliaia se l'avessimo salvata
Angel: Si
Spike: Lei non l'avrebbe voluto
Angel: Si. Ho provato a chiamare Weasly. Nessuna risposta
Spike: Credo che se ne sia andata. È una dannata beffa. Tipo: ecco come sarebbe una bottiglia di whisky se ne avessi davvero una, o... ecco un drink ma come se lo vedessi da molto lontano
Angel: Cosa vuol dire poi? Dico davvero
[Spike gli mostra la bottiglietta]
Spike: Era... una... battuta sulla prospettiva
Angel: Andata. Che vuol dire che se ne è andata
Spike: Beh nel mondo degli uomini quando una persona muore... muore.
Fred: Angel, hai visto sono uscita dalla mia stanza... con piccoli passi, come mi hai detto tu!
Angel: Fred vai nella tua camera e restaci!
Angel: "Oggi per me è stata una bella giornata... certo tranne per il fatto che sono stato torturato a morte..."
Doyle: "Hai retto bene!"
Angel: "Ah beh... ancora un po' e gli avrei detto tutto... un altro ferro rovente sui fianchi e gli davo l'anello, tua madre, tutto... come sta tua madre?"
Spike: D'accordo... dobbiamo stabilire delle regole. Primo: non mi dai più pugni in faccia. Secondo: quando io ti do un pugno in faccia, tu mi dici cosa hai sentito, così posso annotarlo nei miei appunti. Terzo: non toccare i miei appunti! Quarto...
Illyria: Mi eccita farti del male
Spike: Bè dovremmo sistemare questa cosa, perché io...
[Illyria lo colpisce con un calcio in faccia]
[...]
Connor: qui tutti sono dei supereroi? È un posto pazzesco.
Angel: Sono per lo più degli impiegati. È piuttosto noioso come posto.
[spike viene scaraventato fuori dalla stanza da illyria]
Spike: sporca baldracca! Ti torcerò il collo con le mie mani. [rientra nella stanza].
[Spike, eroe moderno...]
Donna: Grazie, grazie, quella cosa stava per uccidermi!
Spike: Beh, ma cosa ti aspetti? Te ne vai in giro da sola, di notte... ho una mezza voglia di ucciderti anch'io!
Donna: Cosa?
Spike: Voglio dire, onestamente, che tipo di ritardata indossa tacchi come quelli in un vicolo buio? Fai due passi e ti rompi una fottuta caviglia!
Donna: Stavo solo tornando a casa!
Spike: Beh, prendi un taxi, deficiente! Ah, e se uno sconosciuto ti offre delle caramelle, non salire sulla sua macchina...
[La donna si allontana]
Spike: Stupida vacca!
Niente è nel mondo come noi vorremmo, è duro, è crudele. Per questo esistiamo noi, i Campioni. Non importa da dove veniamo, cosa abbiamo fatto o sofferto, o se poi faremo la differenza. Noi viviamo come se il mondo fosse come noi vorremmo affinché in futuro cambi. Tu non sei ancora uno di noi, un giorno lo diventerai o almeno spero. Ti voglio bene Connor e ora esci da questa casa.