Citazioni dei Film con Amber Tamblyn

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Joan: Io non sono religiosa, sai?
Dio: Non si tratta di religione, Joan. Ma di adempiere la tua natura.

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Joan: Come fai a saperlo?
Dio: Onniscienza, te l'ho detto.
Joan: Così hai lasciato vivere mio fratello e ora... sei qui a riscuotere.
Dio: No. Io non speculo, sarebbe crudele.
Joan: Va bene. Allora. Ammettiamo che tu sia Dio.
Dio: Grazie!
Joan: Voglio farti qualche domanda.
Dio: No.
Joan: No?
Dio: Come regola generale, faccio io le domande.
Joan: Fai... fai il presuntuoso con me? Dio è presuntuoso!

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Joan: Ehi Dio! Sloggia. Dico sul serio.
Dio: Lo so che dici sul serio.
Joan: Fornirò un tuo identikit a mio padre e tu finirai dentro prima che faccia buio.
Dio: Sarà troppo impegnato a punirti per la tua impertinenza verso l'insegnante di francese.
Joan: Insomma che fai? Mi spii?
Dio: Io sono onnisciente, fa parte del lavoro!
Joan: D'accordo. Così tu sei Dio.
Dio: Esatto.
Joan: Ciò quello... noto.
Dio: Esatto.
Joan: Vecchio Testamento, cespuglio in fiamme, 10 comandamenti... Dio.
Dio: Risulto più amichevole nel Nuovo Testamento e nel Corano ma... sì, sono quel Dio.
Joan: E... per quale motivo io dovrei crederti?
Dio: Perché ne sei cosciente.

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Dio: Joan, devo parlarti.
Joan: Se non sbaglio lo stiamo già facendo.
Dio: Voglio essere onesto.
Joan: Allora chi sei?
Dio: Oggi ti ho vista.
Joan: Mi hai vista dove?
Dio: Ero fuori casa tua, non volevo spaventarti.
Joan: No no no no, aspetta. Quello eri tu? Non può essere, era un vecchio!
Dio: D'accordo, ecco la parte difficile: io non ho sempre lo stesso aspetto.
Joan: Ma di che cosa stai parlando? Che cosa vuoi da me? Perché ti avverto, mio padre è un poliziotto. E non un poliziotto qualunque, lui è il poliziotto.
Dio: So chi è tuo padre, Joan. È Will Girardi, è nato il 4 settembre del 55 a Chicago. Figlio di Gerald Girardi e Eleonor Monroe. Dopo un'infanzia monotona ha frequentato il liceo Madre Cabrini e il Morton Junior College. Nell'80 si è arruolato nella polizia. Poi ha conosciuto tua madre che ha abbandonato la scuola d'arte. Tu sei la seconda di tre figli. Un anno e mezzo fa, tuo fratello Kevin ha avuto un incidente d'auto: frattura alla spina dorsale, ora è paraplegico. L'altro fratello è Luke, 15 anni. Il tuo colore preferito è il verde. Gin Dass ti ha spezzato il cuore in terza media. Hai paura dei clown.
Joan: Chi sei tu?
Dio: Ti conosco da prima che nascessi, Joan.
Joan: Te lo chiedo un'ultima volta.
Dio: Io sono Dio.
Joan: Chi saresti?
Dio: Dio.
Joan: Non ti azzardare a parlare più con me.

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Dio: Joan, devo parlarti.
Joan: Se non sbaglio lo stiamo già facendo.
Dio: Voglio essere onesto.
Joan: Allora chi sei?
Dio: Oggi ti ho vista.
Joan: Mi hai vista dove?
Dio: Ero fuori casa tua, non volevo spaventarti.
Joan: No no no no, aspetta. Quello eri tu? Non può essere, era un vecchio!
Dio: D'accordo, ecco la parte difficile: io non ho sempre lo stesso aspetto.
Joan: Ma di che cosa stai parlando? Che cosa vuoi da me? Perché ti avverto, mio padre è un poliziotto. E non un poliziotto qualunque, lui è il poliziotto.
Dio: So chi è tuo padre, Joan.

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Quanto è difficile guardare la propria sporcizia... e quanto è facile fingere che non ci sia...

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Avevo paura di non riuscire a essere grande, così ho optato per il mediocre. Ma quando arrivi a toccare il fondo e riesci a risalire è... è fantastico.

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Cos'hanno gli uomini? Sono scoppiati o gli mancano dei pezzi?

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Chi si abitua a vivere nel caos non lo nota neanche e, quando mette in ordine, ritrova le cose. Dev'essere peggio prima che diventi meglio. Il punto è: non smettere di pulire, è solo un po' di confusione, basta un briciolo di attenzione, qualche sforzo, una piccola visione e così comincerai a vedere la luce. Non c'è macchia che non possa essere rimossa. Quello che devi fare è rimboccarti le maniche e iniziare a strofinare, perché più a lungo ignori la confusione e più grande diventa.

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Noi siamo gli architetti della nostra realtà.