- Merlino: Perché Uther non riesce a vedere la sua vera natura? - Gaius: Non lo so, Merlino. È un mistero... Ma Morgana ci proverà ancora. - Merlino: Mi troverà pronto. - Gaius: Devi essere prudente. - Merlino: Non ho paura di lei, Gaius. - Gaius: Dovresti averne. - Merlino: L'unica cosa che provo nei suoi confronti... è tristezza. È così piena di risentimento, di odio. - Gaius: Non lasciare che cada anche a te, Merlino. - Merlino: Niente potrebbe farmi arrabbiare tanto. - Artù: Merlino! Porta fuori di qui il tuo posteriore. - Merlino: Ripensandoci...
- Morgana: Dovresti andartene subito, finché ancora puoi. - Merlino: Morgana, per favore... ti supplico. Donne e bambini stanno morendo. La città cadrà. - Morgana: Bene. - Merlino: No, non dici sul serio. - Morgana: Io posseggo magia, Merlino. Uther odia me e tutti quelli come me. Perché dovrei provare qualcosa di diverso per lui? - Merlino: Tu, fra tutti, potresti far cambiare idea a Uther. Ma facendo così, usando la magia in questo modo indurirai solamente il suo cuore. - Morgana: Tu non possiedi poteri magici, Merlino. Come speri di capire? - Merlino: Lo capisco. Credimi. Se avessi il tuo dono lo utilizzerei per fare del bene, è lo scopo della magia, il motivo per cui sei nata con questi poteri. - Morgana: Tu non sai cosa significa essere diversi, vergognarsi di come si è nati, nascondersi per quello che si è veramente. Pensi che io meriti di essere giustiziata per quello che sono? - Merlino: No. Non deve per forza andare così. Possiamo trovare un'altra soluzione. - Morgana: Non esiste un'altra soluzione. - Merlino: Cosa vuoi fare, uccidermi? - Morgana: Pensi che non ci riuscirei? - Merlino: Allora che sia una cosa veloce.
- Artù: Che te ne pare? - Merlino: Ho visto di meglio. - Artù: Certo. Insomma, tu sei l'esperto del combattimento ad occhi bendati. - Merlino: Non hai visto quello che ho fatto quando abbiamo salvato Morgana. - Artù: Perché ti stavi nascondendo dietro un albero. - Merlino: No, non mi stavo nascondendo. Artù: Non userò una benda. Combatterò come Merlino. "Sono Merlino non fatemi del male" "Non fatemi del male!"
- Merlino: Che cosa succede!? - Arthur: Ma allora sei proprio un idiota, Merlino! - Merlin: Chiedevo solo... - Arthur: A me o all'alce? Siamo a caccia, questo richiede agilità, furtività e una mente agile. - Merlin: Voi avete due di queste cose?
- Arthur: Quindi, il tuo grande piano è di uccidermi. - Merlino: No. Beh, sì... non esattamente. Gaius ha preparato una pozione che dà l'apparenza della morte... Non preoccupatevi, vi porterà solo a un passo dalla morte. - Arthur: Oh, solo a un passo. - Gaius: È assolutamente sicuro, una sola goccia di antidoto annullerà ogni effetto immediatamente. - Arthur: Antidoto? Quale antidoto? Non mi avevi parlato di un antidoto! - Merlino: Credevo non fosse importante! - Arthur: E l'antidoto annullerà gli effetti? - Gaius: Sì... se somministrato in tempo. - Arthur: Altrimenti? - Gaius: Morirete. - Arthur: Hai detto che non era importante! - Merlino: Già, credo che un po' d'importanza l'abbia. - Gaius: Darò a Merlino l'antidoto. Una volta somministrato il veleno... voglio dire la pozione, avrà mezz'ora di tempo per darvela.
- Gaius: Allora, com'è stato il primo giorno da servo di Artù? - Merlino: Sentite le Campane? È stato orribile. Devo ancora imparare il regolamento del torneo entro domattina. Unhera Actun Brekdan! - Gaius: Ohi! Quante volte ti ho detto di non usare la magia in questo modo? - Merlino: Se riuscissi a sentire le braccia lo prenderei da solo! - Gaius: Lascia stare. Che farei se dovesse vederti qualcuno? - Merlino: Si... che fareste? - Gaius: Assicurati che non succeda per il bene di tutti e due. - Merlino: Riesco a salvare Artù da morte certa e mi ritrovo ad essere il suo servitore ma... vi sembra giusto? - Gaius: Non credo che la giustizia centri qualcosa. Chissà potrebbe essere divertente. - Merlino: Credete che rigovernare i cavalli di Artù sarà divertente? Vedesti quanti doveri... - Gaius: Abbiamo tutti i nostri doveri, anche Artù. - Merlino: È molto difficile per lui con tutte quelle ragazze e la gloria... - Gaius: È il futuro Re... il popolo si aspetta molto da lui e sotto forti pressioni. - Merlino: Allora siamo in due...
- Merlino: Perché mi toccano sempre i lavori da mulo? - Gaius: Sei un servitore Merlino. È il tuo ruolo. - Merlino: Avrò le braccia più lunghe quando avrò finito con con i sacchi. - Gaius: Ma il carattere si fortifica. Come dice il proverbio: Quando il lavoro è molto duro... l'anima s'indurisce. - Merlino: Non ci credo che è un proverbio, l'avete inventato.