Qualche volta plachiamo il dolore sfruttando al meglio ciò che abbiamo, qualche volta perdendoci nel momento... e qualche volta per placare il dolore basta solo... dichiarare una tregua!
Le nostre intenzioni sono sempre pure. Vogliamo sempre fare la cosa giusta. Ma dobbiamo anche spingerci verso i confini. Così non siamo in pericolo di prendere le cose troppo alla lontana. Ci viene detto di non ferire mentre ci addestrano ad aprire con un bisturi. Così facciamo delle cose, quando avremo dovuto lasciar perdere tutto. Perché è duro ammettere che ci sono problemi che non si possono risolvere. Lasciarlo solo... prima di fare peggio... prima di provocare danni terribili.
Siamo stati creati per essere vigili, scovare il problema per fare le domande giuste, per trovare la causa ultima finché non sappiamo di cosa si tratta... e possiamo affrontarlo. Serve tantissima prudenza. Oppure possiamo superare noi stessi. Possiamo creare problemi dove non ne esistono...
Potrebbe non piacerci... ma è davvero importante fermarci ogni tanto, uscire dalla nostra testa e vedere l'intero quadro della situazione. In realtà, capire che abbiamo guardato le cose in modo sbagliato, può essere una sorta di liberazione. E all'improvviso vedi il nuovo potenziale... nuove possibilità... dove non ne avevi mai viste prima. E va tutto bene quando una situazione senza speranza, all'improvviso sembra buona... Sfortunatamente, a volte succede il contrario.
Ma alcune volte la realtà supera addirittura le aspettative, a volte quello che ci aspettiamo al confronto con quello che non ci aspettiamo impallidisce. Dovremo chiederci perché ci attacchiamo alle nostre aspettative, perché quello che ci aspettiamo ci fa restare fermi in attesa... quello che ci aspettiamo è solo l'inizio. Quello che non ci aspettiamo invece è quello che cambia la nostra vita.
- Meredith: Puoi farcela, vero? Sei sciura? - Christina: Le ferite di arma da fuoco sono tutte diverse, non è una fotocopia, è per metà istinto e per metà improvvisazione. E io sno brava, per una specializzanda, sono brava. Non puoi entrare. Non posso farlo, se sarai lì a guardarmi con gli occhi che implorano "Non uccidere Stranamore! - April: Noi siamo pronti. - Christina: April, Meredith resterà seduta qui, sul pavimento. Voglio che tu stia con lei. Se cerca di entrare in sala operatoria o se credi che stia per alzarsi anche solo per dare un'occhiata, voglio che tu la fermi, ok? Non mi interessa come, fermala. - April: Ok. - Meredith: È mio marito! - Christina: Vuoi che lo uccida? Allora, è questo che vuoi? Io mi impegnerò al massimo, ma ti prego Meredith, ti supplico, resta seduta qui e aspetta.
- Meedith: Chi è Rose? - Derek: Rose è l'infermiera. Le ho dato un bacio, ma lo sai già, ecco perché me lo chiedi. - Meredith: Quando? - Derek: Quando? - Meredith: Quando l'hai baciata? - Derek: Ieri. Dobbiamo continuare a parlar... - Meredith: Così, ieri sbaciucchiavi un'infermiera ed oggi vuoi costruire una casa insieme. - Derek: Ieri stavamo anche con altre persone. - Meredith: Non è questo il punto. - Derek: È questo il punto. Ti ho detto che volevo sposarti, che volevo costruire una casa e una vita con te e tu non eri pronta. - Meredeth: E Rose si? Tu non vuoi costruire una vita con me. Tu vuoi qualcuno, qualcuno che voglia le stesse cose che vuoi tu. - Derek: Ho capito appena ti ho fatto vedere quei progetti che avresti trovato una ragione per andartene. - Meredith: Allora sei venuto a vedere il mio bluff? - Derek: Si, così non posso più andare avanti. Non voglio più le discussioni, il tira e molla, non ce la faccio. Stiamo insieme oppure no? - Merdith: Stavamo insieme, io ero innamorata di te e tu non mi hai detto di essere sposato! - Derek: Ok. Si ricomincia con questa storia!? - Meredith: Non mi hai detto della tua infermiera. Vuoi sapere perché non sono pronta a costruire una casa con te? Te lo dico. Perché non posso fidarmi di te. - Derek: Tu non riesci a fidarti di nessuno. E non importa cosa farò, cercherai sempre qualche ragione per non fidarti di me. E io non ce la faccio più. Io non ce la faccio. - Meredith: Beh, neanch'io.
È un po' terrificante quanto velocemente possa andare tutto in pezzi. A volte... ci vuole una perdita enorme per ricordarti a cosa tieni di più. A volte... di conseguenza, ti ritrovi ad essere più forte, più saggio, più preparato ad affrontare il prossimo grande disastro che succederà. A volte... ma... non sempre.
C'è una ragione per tutto questo? Perché se ti viene in mente una ragione, una qualsiasi per cui l'universo è così... sballato e confuso e perfido... questo sarebbe il momento giusto per dirmelo perché io ho bisogno di una risposta.
- Meredith: Allora? Ti piace il tuo regalo? - Christina: Chi? Il soldato Julia? Owen ha detto che mi avrebbe fatto una sorpresa, beh, indovina un po'? Sorpresa! Non sa proprio operare!