Estella, tu lo sai che ti amo, ti ho amato dalla prima volta che ti ho visto. Scioccamente avevo sperato che la signorina Havisham ci avesse destinato uno all'altra. Evidentemente era un'idea assurda.
Ho un cuore cui si può sparare o trafiggere e, se smettesse di battere, io smetterei di vivere. Ma non c'è alcuna tenerezza né compassione né sentimento... non so cosa siano, sono stata educata così.
Questi sono sentimenti, emozioni che io sono incapace di comprendere. Quando dici che mi ami, la mia ragione comprende il significato delle parole, ma non sento niente... qui.
Io sono quello che tu hai fatto di me, tu sei mia madre e non ho mai visto il tuo volto alla luce del sole. Sin da quando sono bambina, mi hai insegnato a sfuggire alla luce del sole che aveva fatto avvizzire te e altrettanto avrebbe fatto a me.
Sono stata umiliata e piegata ma continuo a sperare in un futuro migliore. In questi anni ho viaggiato tanto, ho saputo che eri qui e che va tutto bene. Ho sentito il desiderio di vedere il mio vecchio amico... il mio unico amico.