Scritta da: Rosaria Ricciardi
in Frasi di Film » Drammatico
Ritornerò, ti ritroverò, ti amerò, ti sposerò e vivrò senza vergogna.
Robbie Turner (James McAvoy)
dal film "Espiazione" di Joe Wright
Ritornerò, ti ritroverò, ti amerò, ti sposerò e vivrò senza vergogna.
Quanti anni bisogna avere per capire la differenza tra giusto e sbagliato?
Sei settimane fa ero un patetico tipo qualunque... proprio come voi.
Ma chi sono adesso?
Un contabile? Un giustiziere? O semplicemente uno strumento usato per uccidere suo padre?
Sono tutto questo e niente di questo.
Chi sono adesso?
Questo non sono io che realizzo il mio destino.
Questo non sono io che seguo le orme di mio padre.
E decisamente questo non sono io che salvo il mondo.
-Continui a cercare di capire chi sei?
Questo non sono io! È soltanto un'esca del cazzo.
-Affanculo
Questo sono io... che riprendo il controllo... da Sloan, dalla confraternita, da Janice, dai rapporti sul fatturato, dalle tastiere ergonomiche, dalla fidanzata che mi cornifica e dai migliori amici di merda.
Questo sono io che riprendo il controllo... della mia vita. E voi cosa avete fatto ultimamente?
Ti ritroverò, ti amerò, ti sposerò e vivrò senza vergogna.
Carissimo Igor, volevo aspettarti, ma mi sono sentito di troppo. Inoltre penso che tu ne abbia abbastanza del mio lavoro; forse ne hai abbastanza anche di me. Il nostro tempo insieme è finito, le nostre conquiste appartengono al passato e probabilmente nessuno conoscerà mai le nostre scoperte, ma penserò sempre a te con affetto, e sempre come ad un amico. In quanto a me ho qualche idea su dove abbiamo sbagliato, ed un giorno potrei chiamarti di nuovo... tieniti pronto; per ora, la tua vita è nelle tue mani e ti auguro di avere fortuna. Sei e rimarrai la mia migliore creazione.
Tuo amico
Victor Frankenstein.
Questo serve più a te che a me.
Non è del dolore che hai paura, ma del tuo Charles. E per quanto possa essere terribile, quel dolore ci renderà più forte. Se ti permetti di provarlo, di accoglierlo ti renderà più potente di quanto non immagini. È il dono più grande che abbiamo, sopportare il dolore senza spezzarci. E nascere dal più umano dei poteri, la speranza.
Si ma se tutto ciò che abbiamo si riduce a pochi momenti in una biblioteca tre anni e mezzo fa allora non sono sicuro, io non lo so!