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Drugo voleva solo il suo tappeto. Nessuna avidità. È che dava... un tono all'ambiente.
Jeff Lebowski detto Drugo (Jeff Bridges)
dal film "Il Grande Lebowski" di Joel Coen
Drugo voleva solo il suo tappeto. Nessuna avidità. È che dava... un tono all'ambiente.
- Mcp: Mi piacerebbe scomporti per vedere di cosa sei fatto.
- Flynn: Non sembri come ti descrivono.
- Tommy: Come stai Bad?
- Bad: Sempre peggio, mi serve qualcosa che faccia ripartire la mia carriera.
- Tommy: Scrivimi qualche canzone!
- Bad: Sono anni che non scrivo più...
- Jean: In realtà come ti chiami?
- Bad: Sulla mia tomba scriveranno il mio vero nome, ma fino ad allora resterò Bad Blake...
- Jean: Cos'è che ispira le tue canzoni?
- Bad: La vita purtroppo...
- Bad: Ho 57 anni suonati, sono al verde, in tasca mi sono rimasto 10 dollari.
- Manager: Perché non provi a scrivere qualche canzone invece di prendere bronze!
- Bad: Va all'inferno!
- Manager: Una volta eri bravo...
- Agente: Non mi piace che tu vada in giro a importunare i nostri cittadini, Lebowsky. Col tuo cognome da mezza sega, con la tua faccia d amezza sega, con i tuoi modi da mezza sega... e non mi piaci tu... mezza sega! Sono stato abbastanza chiaro?
- Drugo: Mi spiace, non stavo ascoltando!
Ti ho visto alla mia festa poco prima che la rovinassi col trucchetto del maiale, è la tua occasione, sei il mio piccolo killer.
Scusami se mi prendo la libertà, ma... Tu non mi sembri per niente un cuorcontento. La conosci la storia del Re Pescatore? Comincia col re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re. E mentre passa la notte da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia divina. E una voce dice al ragazzo: "Tu custodirai il Graal, onde possa guarire i cuori degli uomini". Ma il ragazzo, accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente come Dio: allungò la mano per prendere il Graal, e il Graal svanì lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco. E mentre il ragazzo cresceva la ferita si approfondiva, finché un giorno per lui la vita non ebbe più scopo. Non aveva più fede in nessuno, neanche in se stesso. Non poteva amare, né sentirsi amato. Era ammalato di troppa esperienza, e cominciò a morire. Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da solo. Ed essendo un semplice di spirito, egli non vide il re: vide solo un uomo solo e sofferente. E chiese al re: "Che ti addolora, amico?". E il re gli rispose: "Ho sete, e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola". Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua e la porse al re. Ed il re, cominciando a bere, si rese conto che la piaga si era rimarginata: si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?". E il giullare rispose: "Io non lo so: sapevo solo che avevi sete".
Certo che esiste il Santo Graal. Altrimenti che cosa erano le crociate, un giro promozionale del Papa?
Sono un debole, ho la forza di volontà di un sorcio davanti al formaggio.