Scritta da: Martina
in Frasi di Film » Giallo
L'unica donna che abbia suscitato il suo interesse è una criminale di primo ordine.
Dr. John Watson (Jude Law)
dal film "Sherlock Holmes" di Guy Ritchie
L'unica donna che abbia suscitato il suo interesse è una criminale di primo ordine.
- Holmes: Non si era mai lamentato dei miei metodi...
- Watson: Non mi lamento mai, mi lamento quando suona il violino alle 3 di notte, mi lamento del suo disordine, della sua scarsa igiene o del fatto che mi ruba i vestiti!
Ho riesaminato i miei appunti sulle nostre imprese degli ultimi sette mesi, le dico le miei conclusioni? Io sono psicologicamente disturbato.
Lei ha il grande dono del silenzio, Watson, e questo la rende un compagno inestimabile.
- Watson: Quello che non posso accettare è la sua campagna di sabotaggio contro la mia relazione con Mary.
- Holmes: Ho capito.
- Watson: Sicuro?
- Holmes: Certo.
- Watson: Io non ci giurerei.
- Holmes: È logorato. Si sente un po' fragile...
- Watson: Non sono fragile.
- Holmes: Ha bisogno di riposo. Mio fratello Michael ha una piccola proprietà a Cisaster, bellissimo parco. C'è un tempietto. Ci facciamo un agnello allo spiedo.
- Watson: Ci facciamo? Holmes! Se dovessi andare in campagna ci andrei con la mia futura moglie.
- Holmes: Ma certo, se è necessario.
- Watson: No, non noi tre ma solo io e Mary. Lei non è...
- Holmes: Cosa? Invitato? Ma perché mio fratello non dovrebbe invitarmi nella sua casa di campagna? Watson, lo ammetta! Lei non ragiona!
- Watson: Lei non è umano!
- Watson: Mi tolga quel coso dalla faccia.
- Holmes: Non è sulla sua faccia è nella mia mano.
- Watson: Tolga quello che ha in mano dalla mia faccia.
- Inman: Prego perché tu stia bene. Prego d'essere nei tuoi pensieri. Sei l'unica cosa che mi impedisce di scivolare in un abisso di oscurità.
- Ada: E come è stato possibile? Insieme abbiamo avuto soltanto così pochi momenti!
- Inman: Sono tanti i momenti. Sono come un sacchetto di finissimi diamanti. Non importa se sono veri o se me li sono immaginati. La curva del tuo collo è una cosa vera. La sensazione di te nelle mie braccia quando ti ho stretta a me.
- Watson: Il gilet era mio.
- Holmes: Pensavo fossimo d'accordo che le stava piccolo.
- Watson: Lo voglio, è mio.
- Holmes: Eravamo d'accordo.
- Watson: Deve ridarmelo.
Strano però. Anche quando sai che deve finire... quando poi finisce, ti infliggi immancabilmente quella domanda: avrò fatto la cosa giusta?
- Holmes: Non si era mai lamentato dei miei metodi...
- Watson: Non mi sto lamentando.
- Holmes: Ah davvero? E come lo chiami?
- Watson: Di cosa mi lamento? Non mi lamento mai, mi lamento quando lei si esercita con il violini fino alle tre 3 di notte? Del suo caos? Della sua scarsa igiene o del fatto che mi ruba i vestiti!