- Edward: Posso leggere qualsiasi mente in questa stanza, tranne la tua. - Bella: Perché, ho qualcosa che non va? - Edward: Ti ho detto che so leggere nel pensiero e tu pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in te?
- Bella: Ho appuntamento con Edward Cullen. - Charlie: Non è un po' troppo grande per te? [pulisce la canna del suo fucile] - Bella: No, anche lui sta al terzo anno. Pensavo che ti piacessero i Cullen. - Charlie: Credevo che i ragazzi di qui non ti attraessero. - Bella: Edward non vive qui... in città voglio dire. Adesso è qui fuori. - Charlie: Qui fuori? - Bella: Si, vorrebbe incontrarti... ufficialmente. - Charlie: D'accordo [chiude il fucile] fallo entrare. - Bella: Potresti essere carino? Vedi... per me è importante [Charlie disegna un'aureola sulla testa]... ok. - Edward: Capo Swan, desideravo presentarmi ufficialmente, sono Edward Cullen. - Charlie: Ciao Edward. - Edward: Bella non farà tardi stasera verrà a giocare a baseball con la mia famiglia. - Charlie: A baseball? - Edward: Si signore, infatti [ridono] - Charlie: Bella gioca a baseball?... bè... buona fortuna. - Edward: Avrò cura di lei, glielo prometto. - Bella: Andiamo [Edward si allontana] - Charlie: Ehi ce l'hai sempre lo spray al peperoncino?
- Bella: Mi dirai la verità? - Edward: Probabilmente no. Preferirei sentire le tue teorie. - Bella: Ho preso in considerazione ragni radioattivi e la criptonite. - Edward: Tutte cosa da supereroi. E se non fossi l'eroe... Se fossi... il cattivo? - Bella: No... non lo sei.
Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui, chissà quale e quanto importante, aveva sete del mio sangue. Terzo, ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui.