Sento che mi ha rubato la vita. Non sono la persona che dovrei essere, dentro sono vuoto. Mi nascondo fra la gente, incapace di aprirmi con le persone che ho accanto. Ho paura di farle soffrire come ho fatto con tante altre.
Mi chiamo Dexter e non so che cosa sono. Ma di certo so che c'è qualcosa di oscuro in me... e lo nascondo. Sicuramente non ne parlo, ma... c'è. Sempre. Questo oscuro passeggero. E quando è lui a guidare mi sento... Vivo. Dominato da questo fremito di malvagità assoluta. Non lo combatto, non voglio farlo. È tutto ciò che ho. Nessuno mi ama così, neppure io, purtroppo. E se invece fosse solo un imbroglio dell'oscuro passeggero? Perché, ultimamente, nei momenti in cui mi sento legato a qualcosa, o a qualcuno è come se mi scivolasse via la maschera e quelle cose, o persone, di cui non mi importava, in un istante diventano importanti... Terrorizzandomi.
Mia sorella alza uno scudo perché il mondo non veda quanto sia vulnerabile... invece io alzo uno scudo perché il mondo non veda quanto non sono vulnerabile.
Mi piace immaginare di essere solo, completamente solo, magari dopo un'apocalisse o una pestilenza: non dovrei più fingere di comportarmi normalmente, non dovrei più nascondere chi sono: sarebbe liberatorio.
Tutti nascondono quello che sono veramente. A volte seppellisci una parte di te tanto in profondità da dimenticarti che esista e a volte vorresti solo dimenticarti chi sei.
Il "Gioco" fornisce il controllo assoluto di un altro essere umano in tutto e per tutto; i partecipanti sono carcerati condannati a morte, rimani in vita per almeno 30 round e sei libero, a me sembra un affarone!