- Adler: Sei finito in prima pagina. - Holmes: Solo il nome? Nessuna foto? - Adler: A quanto pare dovrai lavorare al di fuori della legge ora, il che rientra nella mia area di competenza. - Holmes: Mi sento già più al sicuro.
- Poliziotto: La fede travolge la ragione, signore. - Holmes: Esatto e le cameriere un tempo erano così liberali. - Poliziotto: Mia moglie è cameriera. Comunque è una fortuna che si sai offesa o non l'avremmo mai trovata. Scherzavo prima su mia moglie.
- Holmes: Ho un ultimo quesito per lei, sir Thomas. - Thomas: E quale sarebbe? - Holmes: Se tutta la sua famiglia è morta, lei quanto spera di sopravvivere?
- Watson: Quello che non posso accettare è la sua campagna di sabotaggio contro la mia relazione con Mary. - Holmes: Ho capito. - Watson: Sicuro? - Holmes: Certo. - Watson: Io non ci giurerei. - Holmes: È logorato. Si sente un po' fragile... - Watson: Non sono fragile. - Holmes: Ha bisogno di riposo. Mio fratello Michael ha una piccola proprietà a Cisaster, bellissimo parco. C'è un tempietto. Ci facciamo un agnello allo spiedo. - Watson: Ci facciamo? Holmes! Se dovessi andare in campagna ci andrei con la mia futura moglie. - Holmes: Ma certo, se è necessario. - Watson: No, non noi tre ma solo io e Mary. Lei non è... - Holmes: Cosa? Invitato? Ma perché mio fratello non dovrebbe invitarmi nella sua casa di campagna? Watson, lo ammetta! Lei non ragiona! - Watson: Lei non è umano!
- Holmes: Non si era mai lamentato dei miei metodi... - Watson: Non mi sto lamentando. - Holmes: Ah davvero? E come lo chiami? - Watson: Di cosa mi lamento? Non mi lamento mai, mi lamento quando lei si esercita con il violini fino alle tre 3 di notte? Del suo caos? Della sua scarsa igiene o del fatto che mi ruba i vestiti!
- Watson: Il gilet era mio. - Holmes: Pensavo fossimo d'accordo che le stava piccolo. - Watson: Lo voglio, è mio. - Holmes: Eravamo d'accordo. - Watson: Deve ridarmelo.