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Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi, è da sempre così e così sarà per sempre.
Professor John Keating (Robin Williams)
dal film "L'attimo fuggente" di Peter Weir
Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi, è da sempre così e così sarà per sempre.
- Dan: I miei figli sono la dentro!
- Guardia: Mi dispiace ma lo zoo chiude alle 3...
Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.
Dobbiamo cominciare a curare il paziente come curiamo la malattia.
L'inferno non esiste! Il vero inferno è una vita andata storta.
- Io mi trovo davvero qui?
- Tu? Ma chi sei tu? Ad esempio, sei il tuo braccio? La tua gamba?
- Anche.
- Davvero? Se perdessi ogni tua parte non saresti sempre tu?
- Si, sarei sempre io.
- Allora, cos'è l'io?
- Il cervello immagino.
- Il cervello? Il cervello è una parte del corpo come le unghie o il cuore, perché è quella la parte che ti rappresenta?
- Perché l io è una specie di voce nella mia testa, la parte che pensa, da sensazioni, che è consapevole della mia esistenza.
- Se sei consapevole di esistere, allora esisti.
Will: "Quelli come lei mi fanno impazzire. Spendete tutti i vostri soldi su questi libri del cazzo strano di cui vi circondate, e sono quelli sbagliati."
Sean: "E quali sono i libri del cazzo giusti?"
Will: "Quelli che ti fanno rizzare i capelli."
Sean: "Già... non me ne sono rimasti molti."
Sean: "Tu ti senti solo, Will?"
Will: "Cosa?"
Sean: "Hai un'anima gemella?"
Will: "Se ho... chiarisca il concetto."
Sean: "Qualcuno che ti pungola."
Will: "Ho... Chuckie."
Sean: "No, Chuckie è la famiglia. Si sdraierebbe in mezzo al traffico per te. No, parlo di qualcuno che ti fa scoprire nuove cose, che ti tocca dentro."
Will: "Beh... ho... io... sono pieno."
Sean: "Dimmi chi sono."
Will: "Shakespeare, Nietzsche, Frost, Connor, Kant, Pope, Lock."
Sean: "Bello... sono tutti morti."
Will: "Per me non lo sono."
Sean: "Ah no? Non hai un gran dialogo con loro. Non puoi scambiare emozioni, Will."
Will: "Eh no, a meno che non li faccia tornare in vita con dei sali."
Sean: "Già... è quello che voglio dire. Non avrai mai quel genere di rapporto in un mondo dove hai sempre paura di fare il primo passo. Perché vedi soltanto cose negative fin da dieci chilometri di distanza."
Will: "Si schiera dalla parte del professor Lambeau?"
Sean: "Non dire stronzate. No."
Will: "Non lo volevo, quel posto."
Sean: "Non c'entra il posto. Non mi interessa se lavori per il governo. Tu puoi fare quello che vuoi, non hai legami che ti costringono. Che cosa ti appassiona? Che cosa desideri? Ci sono uomini che passano la vita a fare i muratori perché i figli abbiano le opportunità che tu hai ora."
Will: "Io non l'ho mai chiesto."
Sean: "No. Ci sei nato. Perciò non nasconderti dietro a 'non l'ho mai chiesto'."
Will: "Come sarebbe nascondermi? Insomma... che c'è di male a fare il muratore?"
Sean: "Niente."
Will: "Si, non c'è niente di male! Sto costruendo la casa di una persona."
Sean: "Certo. Mio padre era un muratore. Capito? Si è fatto il culo per darmi un'istruzione."
Will: "Già. È un mestiere pieno di rispetto, che c'è di male nel... nel riparare le macchine? Qualcuno andrà al lavoro il giorno dopo grazie a me. È una cosa onorevole."
Sean: "Sì, è così Will. È una cosa onorevole. È onorevole anche il tragitto di quaranta minuti in treno perché gli studenti che arrivano al mattino possano trovare i pavimenti puliti e i cestini svuotati. È un lavoro."
Will: "Sì, esatto."
Sean: "E fa onore. Lo so che è per questo che hai accettato il lavoro: perché è onorevole. Ho soltanto una piccola domanda: potresti fare l'inserviente dovunque, perché hai lavorato nell'università tecnica più prestigiosa che c'è al mondo? Perché vai in giro di notte a completare formule che solo una o due persone sanno risolvere e poi neghi di averlo fatto? Perché non ci vedo tanto onore in questo, Will. Cosa vuoi fare veramente?"
[... ]
Will:" Ma perché mi sbatte fuori Sean? Insomma... voglio dire... dà lezioni a me sulla vita? Ma si guardi cazzo, lei è uno spostato. Cos'è che le dà la carica?"
Sean: "Lavorare con te."
Will: "Dov'è la sua anima gemella?"
Sean: "Morta."
Will: "Parla di anime gemelle. Dov'è la sua?"
Sean: "Morta."
Will: "Esatto, è morta cazzo! Sua moglie crepa e lei incassa le sue fish e se ne va via?"
Sean: "Almeno una mano l'ho giocata."
Will: "Oh, si è giocato una mano. L'ha persa! Ha perso una grossa mano! Molte persone perdono una mano come questa, ma hanno il fegato di ritornare in pista!"
Sean: "Guardami. Che cosa vuoi fare?"
... (silenzio)
Sean: "Tu e le tue puttanate. Hai puttanate da rifilare a chiunque, ma io ti faccio una semplice domanda e tu non sai darmi una risposta diretta. Perché non lo sai. Ci vediamo, pecoraio."
- Senatore Mills: Io e molti miei colleghi siamo a favore delle macchine a idorgeno...
- Tom: Ma se lei è sostenuto dalle compagnie petrolifere.
- Moderatrice: Aspetti il suo turno, Dobbs.
- Tom: Scusi.
Guarda là, il vecchio bastardo ha ragione: bisogna essere diversi per fare colpo. Guarda come agito le acque. Inutile darsi un tono presidenziale, si diventa come loro: ingessato nel tuo gessato.