Scritta da: Edoardo Grimoldi
in Frasi di Film » Drammatico
Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.
Massimo Decimo Meridio - Maximus (Russell Crowe)
dal film "Il Gladiatore" di Ridley Scott
Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.
Forza e Onore il resto è Aria e Polvere!
Io sono qui grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni.
Le lezioni ottundono la mente, distruggono il potenziale della creatività vera.
A nessuno arriva mai qualcosa che non sia in grado di sopportare.
Fanny: Salve avete già scelto?
Max Skinner: Credo di sì
Fanny: Sicuro che non le serva più tempo?
max: No, So quello che voglio.
Fanny: ne è sicuro?
Max: Assolutamente sì.
Fanny: allora cosa le porto?
Max: com'è la minestra?
Fanny: non c'è più
Max: Come il mio lavoro
Max: il pesce?
Fanny: L'abbiamo finito
Max: come me con i miei alibi
Fanny: Non farmi perdere tempo scegli qualcosa che abbiamo
Ma: vorrei passare tutta la vita con una Dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno...
e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore...e un bicchiere che non sia mai vuoto.
- Lucilla: I ricchi matroni pagano bene, per passare la notte con i loro campioni preferiti.
- Massimo: Sapevo che tuo fratello avrebbe mandato dei sicari, ma non credevo che avrebbe inviato il migliore.
- Lucilla: Massimo lui non sa che sono qui.
- Massimo: Mia moglie e mio figlio sono stati bruciati e crocifissi da vivi.
- Lucilla: Non ne sapevo niente.
- Massimo: Non mentirmi.
- Lucilla: Io ho pianto per loro.
- Massimo: Come hai pianto per tuo padre, come hai pianto per tuo padre.
- Lucilla: Ho vissuto in una prigione di paura da quel giorno, non poter piangere tuo padre, per timore di tuo fratello, vivere nel terrore ogni momento di ogni giorno, perché tuo figlio è l'erede al trono. Sì, ho pianto.
- Massimo: Mio figlio era innocente.
- Lucilla: Come lo è il mio, dovrà morire anche mio figlio, perché tu possa fidarti di me.
- Massimo: Cosa ti importa se mi fido di te o no.
- Lucilla: Gli dei ti hanno risparmiato non lo capisci, oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell'imperatore di Roma.
- Massimo: Gli dei mi hanno risparmiato, io sono alla loro mercé, il loro unico potere è divertire il popolo.
- Lucilla: Quello è il potere, il popolo è Roma, finché Commodo lo controlla, controlla ogni cosa. Ascoltami, mio fratello a dei nemici, in prima luogo nel senato, ma poiché il popolo lo segue, nessuno ha osato levarsi contro di lui, prima di te.
- Massimo: Gli si oppongono senza fare niente.
- Lucilla: Ci sono politici che hanno dedicato la loro vita a Roma, un uomo più di tutti, se riesco a convincerlo, tu lo incontrerai.
- Massimo: Non riesci a capire, io potrei morire qui stanotte o nell'arena domani mattina, sono uno schiavo che cosa credi che possa mai fare.
[Lucilla: quest'uomo vuole quello che vuoi tu]
- Massimo: Allora che uccida lui Commodo.
[Lucilla: conoscevo un uomo una volta, un uomo nobile, un uomo di sani principi, che amava mio padre e che mio padre amava, quell'uomo servì bene Roma;]
- Massimo: Quell'uomo non c'è più, tuo fratello ha fatto bene il suo dovere.
- Lucilla: Lasciati aiutare da me.
- Massimo: Si tu puoi aiutarmi, dimentica di avermi conosciuto, e non tornare mai più qui. Guardia questa donna ha finito con me.
Molte cose cambiano nel tempo, molte cose, ma non tutte le cose.
- Lucilla: Mio fratello ha fatto arrestare Gracco, dobbiamo agire subito, Prossimo a mezzanotte ti aprirà il cancello, fuori ci sarà il tuo servo ad attenderti con due cavalli.
- Massimo: Hai organizzato tutto tu.
- Lucilla: Si.
- Massimo: Stai rischiando molto.
- Lucilla: Ho troppo da farmi perdonare:.
- Massimo: Tu non hai niente da farti perdonare, ami tuo figlio, sei forte per lui.
[Lucilla; sono così stanca di essere forte, mio fratello odia il mondo intero, e te più di tutti;]
- Massimo: Perché tuo padre aveva scelto me.
- Lucilla: No perché mio padre ti amava, mi sono sentita sola tutta la vita, tranne che con te... devo andare.
- Massimo: Si.
In prima elementare la maestra mi ha detto che ero nato con due porzioni di cervello e solo mezza porzione di cuore.