- Jackson: Al Mercy West facciamo le zone. Quando è affollato affidiamo ad ognuno una zona, uno spazio. Se le infermiere mettono un paziente in quello spazio, sai che è tuo. Aiuta ad invidiarli prima. - Christina: Questo non è il cortile di una scuola. Non si gioca ai quattro cantoni.
- Christina: Sai che mi serve un intervento. - Owen: E tu sai che non faccio favoritismi. La gente ha paura di lavorare con Stevens, come se dovesse rompersi o chissà che. Non è giusto, è un bravo chirurgo, ci sa fare con i paziente e ha il tocco leggero. - Christina: Io potrei essere gentile anche con un eschimese morente. - Owen: Si, ma non hai il tocco leggero.
- Christina: Tu sei tranquilla grazie a Derek, Izzie è tranquilla grazie al cancro, Alex è il nuovo preferito della Bailey, sai anche George sarebbe stato risparmiato perché era il cocco di Owen. Cardiochirurgia è stato un porto di mare ed io non ho nessuno che mi sponsorizzi. - Meredith: Così Arizona è la tua tranquillità? - Christina: Lei è a prova di fusione. Salva la vita ai bambini, a nessuno piace un bimbo morto.
- Owen: Non voglio farti del male ancora. I miei problemi sono veri e questo rende il nostro rapporto vero, fa dei miei problemi i tuoi problemi. Ho paura, non voglio farti del male ancora. - Christina: Puoi dormire nella vasca dopo.
- Christina: Io ti amo, Owen. - Owen: Ti amo anch'io, Christina. - Christina: Io ti amo. L'ho detto. Ho detto "ti amo Owen". Ti amo, io... Christina Yang... Tu mi hai traumatizzata. - Owen: E tu sai che mi dispiace immensamente. - Christina: No, porca miseria, non è per lo strangolamento è che sei venuto qui, hai sciolto la mia corazza di ghiaccio, mi hai fatta innamorare e non so... non riesco a respirare se non ci sei tu. - Owen: Ce la puoi fare, possiamo farcela. Non devi far altro che incontrarmi a metà strada, non devi fare altro che dire sì. Devi solo dire sì. [...] - Christina: Sì.
- Owen: Ho capito di non aver detto a mia madre che sono tornato perché una parte di me è ancora di Iraq. Ho preso un impegno con l'esercito che non ho mantenuto, se la mia unità non fosse stata annientata sarei ancora là perciò è normale che io non riesca a dormire di notte o a guardare in faccia mia madre. È normale che tu ed io non possiamo stare insieme. Il mio lavoro là non è finito, finché sarà così io qui non posso restare. Perciò ho deciso di ripartire. - Christina: Io devo andare. - Owen: Christina, dai... - Christina: Dai cosa? Scusami, che cosa dovrei dire? - Owen: Vorrei avere il tuo appoggio. - Christina: Non posso dartelo.
- Owen: Non puoi giudicare una persona da un unico caso. - Christina: Il paziente ha diritto di sapere chi è il suo chirurgo e non importa se per caso qualcuno si offende. [...] - Dottoressa Cambel: Cosa farebbe se all'improvviso andasse via la luce o se dovesse operare in un ospedale che non può permettersi un fluoroscopio. Come con la calcolatrice. Visto che c'è una macchina che fa i calcoli i bambini non dovrebbero imparare le basi dell'aritmetica? - Christina: Se li aiutasse ad evitare degli errori come questo. [...] - Owen: Oggi sei stata una maestra con chi aveva bisogno di una lezione ma brutale con chi aveva bisogno di comprensione. Sei stata entrambe le cose, perché io non ci riesco? - Christina: Non sono stata brutale e avevo ragione. - Owen: Giusto. Sei esattamente come lei: caparbia, con idee precise, brava. Fra 40 anni dovrò strappare quel bisturi anche dalle tue mani. - Christina: Dalle mie mani gelide di morta. - Owen: Non hai capito il punto. Voglio starti vicino per i prossimi 40 anni.
- Owen: Vorrei che mi dessi un'altra occasione. - Christina: Tu hai un po' di problemi, tu hai degli enormi problemi. - Owen: Si, si è vero. Ma esci con me lo stesso? - Christina: Si.